Tempesta di Giorgione
Il quadro è considerato enigmatico. Il suo titolo originale era: “La zingarella e il soldato”. Perché a questo quadro è stato cambiato il titolo? Non c’è alcuna risposta. In tanti hanno tentato di descriverlo, però le loro descrizioni hanno lasciato molte perplessità. Bruno Morelli, un artista Rom, per la prima volta racconta una leggenda che riguarda questo quadro. È una leggenda molto famosa tra gli zingari.
“…E’ nota come la storia di Genoveffa, la zingara della quale si innamora un giovane nobile. Il sentimento contrastato di un amore impossibile, per via delle differenti discendenze famigliari spinge il giovane soldato a nascondere l’oggetto della vergogna, la ragazza ormai incinta prossima a dare alla luce un figlio, che voleva dire concretezza “dell’inaccettabile” rapporto.
La nasconde nel buio del bosco dove di tanto in tanto si reca per vederla, ma poi via via col tempo finisce per dimenticarla del tutto. Un giorno durante una battuta di caccia il giovane nobile viene attratto dalle grida di pianto di un bimbo appena nato, avvicinatosi scopre la donna da lui amata che aveva da poco partorito, era miracolosamente sopravvissuta al freddo e ai pericoli del bosco…La storia continua con un lieto fine..” – dalla tesi “I Rom nell’arte” di Bruno Morelli.
Immagine: "Tempesta"(olio su tela, Venezia), Giorgione