LE TERRE DEL SACRAMENTO
Il romanzo è pubblicato postumo, nell’estate del 1950, perché l’autore è morto in Aprile, senza aver potuto rivedere neppure le bozze di stampa. E’ il testamento letterario di Jovine sia perché è l’ultima opera sia per la piena maturità ideologica ed artistica.
Alla grande maggioranza di critica appare la più distaccata artisticamente ed insieme la più “engagée”, di un impegno “naturale”.
La maturità conseguita da Jovine è il frutto di un lungo cammino percorso dalla sua poetica e del lento, costante formarsi di una coscienza civile e politica. Le terre del Sacramento rappresentano, pertanto, il punto di congiunzione, l’armonia tra poetica e ideologia, sono la naturale conclusione artistica di un processo che è iniziato sin dalle prime opere ed è poi pervenuto al neorealismo e al marxismo.