La democrazia
Anno 2009_24 Dicembre
Il 24 Dicembre, alla notizia che, tre giorni prima, per presunte attività sediziose, era stato chiuso il “Centro per la Difesa dei Diritti dell’Uomo”, che la professoressa Shirin Ebadi, Premio Nobel per la Pace, attraverso grandi sacrifici, era riuscita ad aprire ed a tenere in piedi a Teheran, la LIDU, riservandosi di far pervenire all’Ambasciata iraniana di Roma un formale atto di protesta per l’inaudito “provvedimento” coercitivo, diffonde il comunicato che segue.
Comunicato nel quale, contro ogni pretestuosità, giustificativa del “sopruso”, accampata dalle autorità di stato di quel Paese, si evidenzia che il “Centro per la Difesa dei Diritti dell’Uomo”, altro non era, in piena consonanza con i principi che sono alla base d’ogni istituzione democratica internazionale, che uno strumento di monitoraggio e controllo delle violazioni, fisiche, morali, culturali e politiche, eventualmente perpetrate contro esponenti dell’opposizione.
Strumento, tra l’altro, di “sana” salvaguardia generale, largamente diffuso in ogni e qualsivoglia nazione democratica aderente all’ONU.