La terminologia della ginnastica si propone di unificare termini e concetti al fine di consentire di parlare tutti lo stesso linguaggio, senza equivoci.
E’ suddivisa in:
a. nomenclatura ginnastica del corpo umano
b. assi e piani fondamentali del corpo umano
c. atteggiamenti
d. posizioni
e. movimenti
f. azioni ginnastiche ed esercizio ginnastico.
a. Nomenclatura ginnastica del corpo umano
Secondo la nomenclatura ginnastica il corpo umano si divide in:
- busto
- arti.
(1) Il busto:
Va dal vertice del capo all’allineamento delle articolazioni coxo-femorali e si divide in:
- capo
- collo
- tronco.
Nomenclatura del capo:
- fronte: regione anteriore del capo
- occipite: regione posteriore del capo
- nuca: regione posteriore del collo.
Suddivisione del tronco:
- torace: allineamento plesso solare – vertice regione lombare
- addome.
Nomenclatura del torace:
- petto: regione anteriore
- dorso: regione posteriore
- fianco (dx o sx): regione laterale.
Nomenclatura dell’addome:
- regione lombare: regione posteriore
- bacino: regione inferiore.
Nomenclatura del bacino:
- anca: regione laterale
- glutei: regione posteriore.
(2) Arti:
si distinguono in:
- arti superiori
- arti inferiori.
L’arto superiore si divide in:
- spalla
- braccio (spalla gomito)
- avambraccio (gomito polso)
- mano (si divide in palmo e dita).
L’arto inferiore si divide in:
- anca
- coscia
- gamba propriamente detta
- piede.
b) Assi e piani fondamentali del corpo
Il corpo umano lo si immagina attraversato da assi e piani allo scopo di riconoscere il rapporto fra arti e tronco e direzione del movimento.
- asse longitudinale: attraversa il corpo dal vertice del capo all’unione dei talloni
- asse trasversale: attraversa il corpo da una spalla all’altra
- asse sagittale: (anteroposteriore) attraversa il corpo dal petto al dorso.
Questi tre assi, intersecandosi a due a due, formano i seguenti piani:
- piano frontale: comprende l’asse longitudinale e quello trasversale
- piano sagittale: comprende l’asse longitudinale e quello sagittale
- piano trasversale: comprende l’asse trasversale e quello sagittale.
c) Atteggiamenti
L’atteggiamento è la figura che assume il corpo del ginnasta o parte di esso, indipendentemente dall’ambiente che lo circonda.
L’atteggiamento può essere:
- lungo: quando i segmenti anatomici (elemento scheletrico compreso fra le due articolazioni, come il braccio, falange, vertebra, ecc).
- che compongono la parte in esame assumono una figura rettilinea
- breve: quando i segmenti formano angoli acuti
- semibreve: quanto i segmenti formano angoli ottusi o retti
- torto: quando i segmenti interessati sono, l’uno rispetto all’altro, girati secondo una spirale attorno al loro asse longitudinale
- semplice: quando è assunto da una parte del corpo
- combinato: quand’è assunto da due parti del corpo contemporaneamente.
d) Posizioni ed attitudini.
Si dicono posizioni le figure che assume il corpo del ginnasta, o parte di esso, in rapporto al mondo esterno e le figure che assumono le varie parti del corpo considerate in rapporto fra loro.
Le posizioni possono essere:
- iniziale: negli esercizi ginnici è sempre la pozione eretta
- di partenza o immergente: prima di iniziare l’esercizio
- di arrivo: al termine dell’esercizio;
- finale: negli esercizi è sempre la posizione eretta
- di passaggio: intermedia fra partenza ed arrivo
- simmetrica: quando il corpo viene diviso in due parti uguali dal piano sagittale (si verifica nel corso di determinati esercizi agli attrezzi)
- asimmetrica: quando il corpo viene diviso in due parti disuguali dal piano sagittale (si verifica nel corso di determinati esercizi agli attrezzi).
La posizione del centro di gravità del ginnasta rispetto al mezzo di sostegno determina l’attitudine, la quale può essere:
- semplice;
- derivata;
- combinata.
Quando il centro di gravità del ginnasta si trova al di sopra dell’attrezzo si ha l’attitudine di appoggio.
L’appoggio mantenuto solo con gli arti inferiori prende il nome di stazione che può essere:
- eretta: capo eretto con i piedi in appoggio al suolo
- seduta: il corpo appoggia al suolo con la regione posteriore degli arti inferiori e regione glutea; il busto è eretto
- in ginocchio: il corpo si appoggia al suolo con uno o due ginocchia e con i piedi; il busto è eretto.
Se l’appoggio è mantenuto sul suolo anche con il busto si chiama decubito che può essere:
- supino: corpo in appoggio con tutta la regione posteriore
- prono: corpo in appoggio al suolo con la regione anteriore
- laterale: corpo in appoggio al suolo col fianco; può essere sinistro o destro.
L’attitudine derivata dall’appoggio è il doppio appoggio (es.: esercizi con gli appoggi “Baumann”).
Quando il centro di gravità del ginnasta è al di sotto dell’attrezzo si ha la sospensione la cui attitudine derivata è la doppia sospensione. (es.: passaggio su fune orizzontale).
Quando il centro di gravità del ginnasta non mantiene nessun rapporto con il mezzo di sostegno si ha l’attitudine di volo.
Quando il centro di gravità si trova all’altezza del mezzo di sostegno si ha l’attitudine neutra. E’ di brevissima durata e si verifica durante gli esercizi ai grandi attrezzi.
L’attitudine di appoggio e sospensione insieme (esercizi alle pertiche) si dice combinata.
e) Movimento
Il movimento (interviene il sistema nervoso cerebro-spinale) è lo spostamento di tutto il corpo del ginnasta o di parte di esso fra due posizioni.
f) Azioni ginnastiche ed esercizio ginnastico
I movimenti voluti ed eseguiti secondo determinate norme, danno luogo alle seguenti azioni ginnastiche:
- elevare: passaggio lento degli arti in qualunque atteggiamento eseguito dal basso verso l’alto
- abbassare: passaggio lento degli arti in qualunque atteggiamento eseguito dall’alto verso il basso
- divaricare: allontanamento degli arti inferiori in direzione opposta sul piano sagittale o su quello frontale
- riunire: congiungimento del piede che si è mosso in precedenza all’altro rimasto fermo. Indica anche l’azione simultanea degli arti inferiori che si riuniscono
- incrociare: sovrapposizione (dal decubito supino) o posa in avanti (dalla stazione eretta) di un arto all’altro omologo
- slanciare: passaggio rapido da una posizione in atteggiamento lungo ad un’altra pure in atteggiamento lungo
- circondurre: passaggio diretto e successivo di una parte del corpo per quattro posizioni diametralmente opposte in modo da far descrivere alla parte più lontana una circonferenza
- flettere: passaggio da una posizione in atteggiamento lungo ad un’altra in atteggiamento breve, effettuata in attitudine di non appoggio o sospensione
- piegare: passaggio da una posizione in atteggiamento lungo ad un’altra in atteggiamento breve, effettuata dagli arti in attitudine di appoggio
- estendere: passaggio lento da una posizione in atteggiamento breve ad un’altra in atteggiamento lungo di una parte del corpo in attitudine di non appoggio o sospensioni
- rizzare: passaggio da una posizione in atteggiamento breve ad un’altra in atteggiamento lungo eseguita dai soli arti o contemporaneamente da busto e dagli arti in attitudine di appoggio
- spingere: passaggio rapido degli arti da una posizione in atteggiamento breve ad un’altra in atteggiamento lungo
- inclinare: movimento eseguito da busto in atteggiamento lungo per spostarsi dalla linea verticale verso quella orizzontale
- torcere: movimento di una parte del corpo attorno al proprio asse longitudinale tenendo ferma una estremità di essa
- capovolgere: movimento di tutto il corpo attorno all’asse trasversale o sagittale
- oscillare: movimenti pendolari di tutto il corpo o dei soli arti in attitudine di sospensione
- ruotare: movimenti di tutto il corpo attorno al proprio asse longitudinale.
L’esercizio ginnastico è un susseguirsi di movimenti voluti che mirano a raggiungere un determinato scopo educativo.
Esso è composto da:
- una posizione di partenza
- una posizione di arrivo
- una posizione di passaggio
- movimento per passare da una posizione all’altra.
Classificazione fondamentale degli esercizi ginnastici
Gli esercizi ginnastici si distinguono genericamente in:
- semplici: quelli eseguiti da una parte del corpo che compie movimenti semplici.
L’esercizio si considera anche semplice quando due arti omologhi eseguono nello stesso tempo un medesimo esercizio semplice, nella medesima direzione;
- composti: quelli eseguiti da una parte del corpo che compie movimenti composti.
L’esercizio si considera composto quando due parti omologhi eseguono nello stesso tempo il medesimo esercizio composto e nella medesima direzione;
- combinati: quelli eseguiti da due o più parti del corpo che compiono contemporaneamente un esercizio semplice o composto ciascuna.
L’esercizio si considera anche combinato quando due arti omologhi eseguono, nello stesso tempo, un esercizio semplice o composto diverso, oppure quando eseguono contemporaneamente il medesimo esercizio semplice o composto in direzioni diverse.
Ciò premesso, la suddivisione e classificazione classica degli esercizi ginnastici è la seguente:
- esercizi a corpo libero o elementari;
- esercizi eseguiti con attrezzi ginnastici maneggevoli;
- esercizi eseguiti ai gradi attrezzi ginnastici e sportivi.
Gli esercizi a corpo libero o elementari si eseguono senza impiego di attrezzi e si svolgono, di massima, nella stazione eretta o in quella seduta, in decubito supino o prono o laterale.
Tali esercizi sono di importanza fondamentale in quanto consentono di:
- coltivare la mobilità articolare;
- sviluppare la forma, la funzione e la qualità dei muscoli;
- migliorare il sistema nervoso;
- conferire all’organismo un sano ed armonico sviluppo;
- preparare l’esecuzione di tutti gli esercizi di applicazione;
- prevenire e correggere i paramorfismi.
Tratteremo successivamente:
- con sufficiente ampiezza gli esercizi a corpo libero;
- gli esercizi eseguiti con attrezzi maneggevoli, limitatamente agli esercizi con gli appoggi Baumann.
Non tratteremo gli esercizi eseguiti ai grandi attrezzi.