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IL CONVENTO
L’edificazione del convento annesso alla Basilica si deve a Sergio II quando ricostruì interamente la basilica. L’edificio comprendeva un dormitorio, una sala destinata a comune refettorio ed alcune piccole stanze.
Sergio II diede questo convento ai benedettini affidando loro la basilica dopo la sua ricostruzione.
Verso la metĂ del secolo XIII i locali conventuali rimasero vuoti e passarono in proprietĂ al clero cui era affidata in quel tempo la basilica.
Nel 1299 papa Bonifacio VIII li donò ai Carmelitani, ai quali diede pure la basilica, a condizione che vi erigessero una casa di studio. Cosa che venne attuata per molto tempo in seguito e pure recentemente il convento fu sede di un liceo-filosofico per religiosi studenti, anche di altri ordini o congregazioni.
Dal 1699 al 1710 circa, e poi dal 1760 al 1763 e in altre occasioni anche recenti è stato sede dell’anno di prova, detto noviziato, per i candidati alla vita religiosa carmelitana.
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Il convento subì diverse devastazioni: la prima durante la sommossa popolare contro papa Eugenio IV nel 1435, e poi nel celebre sacco di Roma del 1525 quando fu trasformato per breve tempo in caserma. Altri danni subì durante l’occupazione francese di Roma (1799) e in occasione delle leggi italiane sulla soppressione degli ordini e congregazioni religiose nel secolo passato.
Sede dei capitoli generali dell’Ordine Carmelitano celebrati nel 1492, 1513, 1564, 1580 e 1598, il convento è stato ripetutamente fino al 1759 “conventus Curiae”, cioè residenza del Priore Generale dell’Ordine con la sua Curia.
Nel 1759 venne incorporato alla provincia romana, che in esso stabilì la propria curia provincializia.
A più riprese i locali conventuali sono stati restaurati o rinnovati. Tra i lavori più grandiosi vanno ricordati quelli per l’ingrandimento e rinnovamento del convento sotto il priore generale Nicola Audet (ricordati in una lapide sul muro esterno, sopra l’ingresso); e quelli promossi dal priore P. Antonio Filippini. Altri lavori importanti di restauro si ebbero nel 1930 e venti anni dopo con l’erezione ex-novo di un terzo piano.
Nel 1958 il convento è stato completamente rinnovato dalle fondamenta.
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Il carmelitano venera Maria come la Madre di Cristo e la Vergine purissima.
Vuole comprendere e vivere fino in fondo l’atteggiamento della Vergine di ascolto e risposta alla Parola di Dio.
Come Elia profeta, cerca di rimanere costantemente aperto alla voce di Dio e sensibile alle esigenze piĂą profonde del popolo.
Tratto dall’elaborato:
IL TITOLO DI EQUIZIO E LA BASILICA DI S. MARTINO AI MONTI,
redatto a cura di Emanuele Boaga,
per la Basilica Santi Silvestro e Martino ai Monti
Via del Monte Oppio 28 - 00184 ROMA
tel. 06-47.84.701 - fax 06-47.84.70.63
e-mail:
Parrocchia del Settore Centro - Prefettura V - Rione Monti - 1Âş Municipio
Titolo presbiterale: Card. Kazimierz NYCZ
Affidata a: Carmelitani (O. Carm.)
Attuale Parroco:P. ADRIAN GHIURCA (O. CARM.)
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