DUOMO di SAN GREGORIO MAGNO
MONTE PORZIO CATONE
L’attuale Duomo di San Gregorio Magno
La prima pietra dell’attuale Duomo di S. Gregorio Magno (che sorge sulle rovine del primo del 1580, v. sopra) fu posta, secondo le fonti, il 20 luglio 1666.
Il Principe Giovan Battista Borghese, proprietario di Monte Porzio, affidò la direzione dei lavori all’architetto Carlo Rainaldi (1611-1691), il migliore allora attivo a Roma (sue sono la Chiesa di S. Maria in Campitelli, la facciata di S. Andrea della Valle, la tribuna di S. Maria Maggiore, la risistemazione di Piazza del Popolo) ed architetto di fiducia della Famiglia Borghese.
Costruito – secondo alcune fonti – grazie ad un lascito di 100.000 scudi che tal Orazio Ricci di Novara destinò a Paolo V per la costruzione di una nuova chiesa, il Duomo (che costò 48.224,15 scudi) si impone ancor oggi in tutta la sua maestosa grandezza.
Lodato per la sua munificenza fin dalla Visita Apostolica del 1680, il Duomo è citato in tutte le fonti edite ed inedite, antiche e recenti, relative a Monte Porzio.
I lavori di costruzione del Duomo furono completati nel 1672, quelli di decorazione e rifinitura nel 1684 ca..
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Il Rainaldi si contornò, per la fabbrica del Duomo, di collaboratori preziosi, artisti prestigiosi ben noti negli ambienti artistici romani: Pietro Jacomo Mola (costruzione, decorazione interna); Francesco e Cosimo Fancelli (decorazione plastica); e, per quanto riguarda i pittori delle tele degli altari, Giacinto Brandi, Ciro Ferri e Guglielmo Courtois (v. oltre), che sono tra le figure più importanti dell’ambiente artistico romano nel 1670-80.
Il Duomo venne consacrato dal Card. Enrico Duca di York, 115° vescovo di Frascati, il 1 giugno 1766.
La facciata è a doppio ordine di lesene, in pietra sperone, con capitelli dorici e ionici, alternata a specchiature in piccoli mattoncini, ed è coronata da un frontone triangolare contenente un grande stemma marmoreo.
Al centro si apre il portale d’ingresso (sormontato dalla scritta: DIVO GREGORIO MAGNO DICATUM – Dedicato a San Gregorio Magno), con frontone ricurvo, cui corrisponde, nell’ordine superiore, una grande e luminosa finestra rettangolare con cornice sagomata.
Ai lati della facciata, leggermente arretrati, sono i due campanili con orologio e cella campanaria.
La chiesa, a pianta a croce greca con un’accentuazione della profondità del presbiterio rispetto alle braccia laterali, ha tre altari e due piccole cappelle vicino all’ingresso. All’incrocio delle braccia si imposta la cupola ribassata. Gli altari, chiusi da balaustre, sono inquadrati da un imponente arco a tutto sesto poggiante su una trabeazione a dentelli alta e continua, sostenuta da alte paraste concluse da eleganti capitelli compositi.
Nelle quattro brevi pareti sono altrettante aperture, sormontate da quattro coretti ornati dal drago (nella parte inferiore) e dall’aquila (nella superiore) che sono nello stemma araldico dei Borghese e, oggi, anche nel gonfalone della Città di Monte Porzio Catone.
All’interno, oltre gli Altari e le Cappelle (v. oltre), sono da notare: i quattro confessionali (disegnati da Rainaldi stesso ed eseguiti da A. Aleggi, costituiscono una testimonianza del legame tra il Duomo e la chiesa romana di S. Maria in Campitelli, anch’essa opera di Rainaldi, perché identici nelle due); i 14 quadri della Via Crucis (XVIII sec.); la statua di S. Antonio Ab. (XVII sec.) e il grande organo (XIX sec.) posto sopra la bussola.
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- Foto concessa dalla fam. P. Bassotti di Monte Porzio Catone
Parrocchia San Gregorio Magno
Piazza Duomo 7 - 00040 MONTE PORZIO CATONE (RM)
PRO MANUSCRIPTO – MONTE PORZIO CATONE, AGOSTO 2003
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