Il ciclo di affreschi del Dughet
[ i soggetti del ciclo di affreschi saranno presentati in questa sezione successivamente e tratti da “Elia uomo dell’assoluto di Dio” edito a cura di Roberto Russo]
Nelle navate laterali tra le tante opere d’arte vi è il notevole ciclo di affreschi realizzati tra il 1640 e il 1655 da Gaspare Dughet.
Pieni di luce e di aria, vivaci di movimenti e di colori, questi affreschi dall’aspetto insolito per un luogo sacro costituiscono, si può dire un “unicum” della tematica decorativa nelle chiese romane.
I soggetti trattati sono la vita di Elia profeta, venerato come ispiratore e padre dai Carmelitani, e alcune tradizioni dell’Ordine.
Soggetti però che diventano per l’artista quasi un pretesto per comporre incantevoli scenari paesistici della campagna romana, da cui era stato fortemente colpito.
Questi affreschi del Dughet sono tra i pochi lavori da lui eseguiti a Roma e conservano tutta la poesia della sua arte.
Il ciclo si compone di 18 affreschi, di cui 16 dovuti al Dughet e due a Giovanni Francesco Grimaldi.
I singoli soggetti sono:
Il Signore parla ad Elia rifugiato in una grotta del monte Oreb nel Sinai.
Il profeta Elia chiama Eliseo al ministero profetico.
Il profeta Elia rimprovera Acab re d'Israele per la idolatria
I discepoli dei profeti dimoranti in Gerico riconoscono come loro padre Elise.
Gli orsi sbranano alcuni ragazzi che a Betel irridono il profeta Eliseo.
Il sacrificio di Elia sul Monte Carmelo contro i falsi profeti di Baal.
Strage dei falsi profeti di Baal ordinata dal profeta Elia per difendere i diritti e il culto di Dio.
Simone Stock eremita in un tronco d’albero è chiamato al Carmelo in una visione della Vergine Santissima.
Il profeta Elia vede sul Monte Carmelo la nuvoletta ascendente dal mare.
Il profeta Elia è rapito al cielo su un carro di fuoco, alla presenza di Eliseo.
Il profeta Elia divide con il proprio mantello il fiume Giordano e lo attraversa a piedi asciutti con Eliseo.
Il profeta Elia per comando del Signore si nasconde presso il torrente Cherit, di fronte al Giordano, e viene nutrito dai corvi.
Il profeta Elia compie la missione ricevuta da Dio di ungere Azael quale re di Siria.
Al profeta Elia, addormentato sotto una ginestra nel deserto, un angelo offre una focaccia e acqua per ristorarlo.
Preteso annunzio del sacerdote Basilide sul Carmelo, per la vittoria dell’imperatore Tito su Gerusalemme nell’anno 70.
S. Cirillo carmelitano, mentre celebra la Messa sul Monte Carmelo, in una visione riceve dall’angelo due tabelle in argento, nelle quali sono descritti i futuri mali della Chiesa.
A tre eremiti del Carmelo viene manifestato il significato del germoglio di Jesse (cfr. Is 11, 1-2): da S. Emerenziana nascerà S. Anna madre di S. Elisabetta dalla quale nascerà S. Giovanni il battista.
Sobach prevede in sogno lo straordinario ministero del proprio figlio, il profeta Elia.
Tratto dall’elaborato:
IL TITOLO DI EQUIZIO E LA BASILICA DI S. MARTINO AI MONTI,
redatto a cura di Emanuele Boaga,
per la Basilica Santi Silvestro e Martino ai Monti
Via del Monte Oppio 28 - 00184 ROMA
tel. 06-47.84.701 - fax 06-47.84.70.63
e-mail:
Parrocchia del Settore Centro - Prefettura V - Rione Monti - 1º Municipio
Titolo presbiterale: Card. Kazimierz NYCZ
Affidata a: Carmelitani (O. Carm.)
Attuale Parroco:P. ADRIAN GHIURCA (O. CARM.)