Lazzaro, vieni fuori!
Era malato un certo Lazzaro di Betània, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella.
(Maria era quella che unse di profumo il Signore e gli asciugò i piedi con i suoi capelli; l’ammalato era suo fratello Lazzaro).
Le sorelle allora mandarono da lui (Gesù) per dirgli: «Signore, colui che tu ami è ammalato».
Ciò udito Gesù disse: «Questa malattia non conduce alla morte, ma è per la gloria di Dio, affinché il Figlio di Dio ne sia glorificato».
Ora Gesù amava Marta e sua sorella Maria e Lazzaro.
Quando dunque ebbe imparato che era ammalato si fermò ancora due giorni nel luogo dove era; dopo di che disse ai discepoli: «Andiamo nuovamente in Giudea!».
I discepoli gli dissero: «Maestro, poco fa i Giudei volevano lapidarti e tu vai di nuovo là?».
Gesù rispose: «Non sono forse dodici le ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché egli vede la luce di questo mondo; ma se uno cammina di notte inciampa, perché gli manca la luce».
Egli parlò così e dopo ciò soggiunse loro: « Lazzaro, il nostro amico, si è addormentato, ma io vado per scuoterlo dal sonno».
Allora i discepoli gli dissero: «Signore, se dorme guarirà».
Ora Gesù aveva parlato della morte di lui, mentre essi pensavano che parlasse del riposo del sonno.
Allora Gesù disse loro apertamente: «Lazzaro è morto; e per causa vostra, perché voi crediate, io mi rallegro di non essere stato là; ma andiamo da lui!».
Tommaso, chiamato Dìdimo, disse allora agli altri discepoli: «Andiamo anche noi per morire con lui!».
Gesù venne dunque e trovò che egli era nella tomba già da quattro giorni.
E poiché Betània distava poco da Gerusalemme, circa quindici stadi, molti dei Giudei erano venuti da Marta e da Maria per consolarle del loro fratello.
Marta, appena seppe della venuta di Gesù, gli andò incontro, mentre Maria se ne stava seduta in casa.
E Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui mio fratello non sarebbe morto.
Ma ora so pure che qualunque cosa chiederai a Dio te la concederà».
Le rispose Gesù: «Tuo fratello risorgerà».
E Marta a lui: «Lo so bene che risusciterà al momento della risurrezione nell'ultimo giorno».
Gesù soggiunse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, quand’anche fosse morto, vivrà, e chi vive e crede in me non morrà in eterno. Lo credi tu?»
Ed essa: «Sì, o Signore, io ho creduto che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio che sei venuto nel mondo».
Detto questo, se ne andò a chiamare Maria, sua sorella, dicendole piano: «Il Maestro è qua e ti chiama».
Quella ciò udito, subito si alzò e andò da lui.
Gesù infatti non era ancora entrato nel villaggio, ma era ancora nel luogo dove Marta l’aveva incontrato.
Perciò i Giudei, che stavano in casa con essa a consolarla, vedendo Maria alzarsi in fretta e uscire fuori, le andarono dietro dicendo: «Va al sepolcro a piangere!».
Quando Maria giunse al luogo dove era Gesù, vedendolo cadde ai suoi piedi dicendogli: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!».
Gesù dunque quando vide che essa piangeva e che anche i Giudei venuti con lei piangevano, fremette in cuor suo e si conturbò, e chiese:
«Dove l'avete posto?».
«Signore, gli rispondono, vieni e vedi».
E Gesù pianse.
Dicevano perciò i Giudei: «Ecco quanto lo amava».
Ma alcuni di essi soggiunsero: «E non poteva egli che ha aperto gli occhi del cieco fare sì che anche costui non morisse?».
Allora Gesù, fremendo di nuovo in se stesso, venne al sepolcro, ad una grotta sull’ingresso della quale era addossata una pietra.
Gesù disse: «Levate via la pietra».
E Marta, la sorella del morto, gli fa osservare: «Signore, puzza già, poiché da quattro giorni è lì».
Le rispose Gesù: «E non ti ho detto che se crederai vedrai la gloria di Dio?».
Rimossero dunque la pietra.
Allora Gesù alzati gli occhi al Cielo disse: «Padre, ti ringrazio di avermi esaudito; per me io ben sapevo che tu mi esaudisci sempre, ma l’ho detto per la folla che è attorno affinché credano che tu mi hai mandato».
E detto questo, con grande voce esclamò: «Lazzaro, vieni fuori!».
E subito il morto uscì legato ai piedi e alle mani con strisce, e il suo viso era coperto da un sudario.
Gesù disse loro: «Slegatelo e lasciatelo andare».
Così molti dei Giudei che erano venuti da Maria e avevano veduto quello che Gesù aveva fatto, credettero in lui; tuttavia alcuni di loro se ne andarono dai Farisei e riaccontarono loro quello che aveva fatto Gesù.
E’ meglio per noi che un solo uomo muoia per il popolo onde non perisca tutta intera la nazione.
Allora i capi dei Sacerdoti e i Farisei radunarono il Sinedrio e dicevano: «Che facciamo noi mentre quest'uomo fa molti miracoli? Se noi lo lasciamo libero così, tutti crederanno in lui e verranno i Romani e distruggeranno il nostro luogo (sacro) e la nostra nazione».
Ora uno di loro, Caifa, essendo Sommo Sacerdote quell'anno, disse loro: «Voi non vi intendete di nulla; e non riflettete che è meglio per noi che un solo uomo muoia per il popolo onde non perisca tutta intera la nazione».
Ora egli non disse ciò da se stesso, ma essendo Sommo Sacerdote quell’anno, profetizzò che Gesù doveva morire per la sua nazione, e non solamente per la sua nazione, ma anche per ricondurre all’unità i figli di Dio che erano dispersi.
Da quel giorno dunque fu presa la risoluzione di farlo morire.
Per questo Gesù si asteneva di andare e venire in pubblico fra i Giudei, ma se ne andò nella regione vicina al deserto, in una città di nome Efraim, dove soggiornò qualche giorno con i discepoli.
S'avvicinava frattanto la Pasqua dei Giudei e molti di quella regione salirono a Gerusalemme prima di Pasqua per purificarsi.
E cercavano Gesù, e stando nel Tempio dicevano: «Che ve ne pare? Che non venga egli alla festa?».
Intanto i capi dei Sacerdoti e i Farisei avevano dato ordine che se qualcuno sapeva dove egli fosse lo denunciasse per impadronirsi di lui.
Brano del Ss. VANGELO,
tratto dall’Edizione esclusiva
della Congregazione “Servi dell'Eterna Sapienza” Bologna.
Traduzione di P. Fr. Enrico M. G. Genovesi O.P.