In memoria ad Antonio Gelsomino
Thursday, September 19, 2024

Ma colui al quale si perdona poco ama poco

colombe-verita

Vi dico in verità: neppure in Israele ho trovato tanta fede!

Quando egli ebbe finito di spiegare al popolo tutte queste parole, entrò in Cafarnao.
Ora un centurione aveva un servitore a lui carissimo, che era ammalato e sul punto di morire.
Avendo inteso parlare di Gesù, mandò a lui alcuni anziani dei Giudei per pregarlo che venisse a salvare il suo servo.
Costoro arrivati da Gesù lo pregarono insistentemente, dicendo: «E’ degno che tu faccia questo per lui, perché ama la nostra nazione ed è lui che ci ha costruito la sinagoga».
E Gesù andava con loro: e si trovava già non lontano dalla casa quando il centurione inviò degli amici per dirgli: «Signore, non prenderti questo disturbo, perché io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto: per questo neppure ho osato venire io da te: ma dì una parola e il mio servo sarà guarito. Perché anch'io per quanto subordinato ad un'autorità, ho dei soldati ai miei ordini, e dico ad uno: Va, ed egli va; e ad un altro: Vieni, ed egli viene; e al mio servo: Fa questo, ed egli lo fa».
A queste parole Gesù rimase ammirato, e, rivoltosi alla turba che lo seguiva, disse: «Vi dico in verità: neppure in Israele ho trovato tanta fede!».
E gli inviati, ritornati a casa, trovarono guarito il servo già malato.

Fanciullo, a te lo dico: alzati.
Avvenne in seguito che egli andò in una città chiamata Naim, e i suoi discepoli e una numerosa folla facevano la strada con lui.
Come fu vicino alla porta della città, vide che si portava alla sepoltura un morto, figlio unico di madre vedova; e molta gente della città l’accompagnava.
Il Signore, avendola vista, ebbe pietà di lei e le disse: «Non piangere».
E si avvicinò, e toccò la bara, onde quelli che la portavano si fermarono; ed egli disse: «Fanciullo, a te lo dico: alzati».
E il morto si levò a sedere e cominciò a parlare, ed egli lo rese a sua madre.
Un sacro timore invase tutti mentre rendevano gloria a Dio dicendo: «Un gran profeta è stato suscitato fra noi e Dio ha visitato il suo popolo». pianta-vista-dio
E questo discorso si sparse a suo riguardo in tutta la Giudea e nei paesi d’intorno.

E i discepoli di Giovanni gli riportarono tutte queste cose.
E avendo chiamato due dei suoi discepoli, Giovanni li mandò dal Signore per chiedergli: «Sei tu colui che deve venire, o dobbiamo aspettare un altro?».
Giunti presso di lui, questi uomini dissero: «Giovanni Battista ci ha mandati da te per dirti: Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?».

Ora proprio in quello stesso tempo, Gesù guarì molti da malattie, da piaghe e  da spiriti maligni e donò la vista a molti ciechi.

E rispose loro: «Andate, riportate a Giovanni quello che avete visto e inteso: i ciechi vedono chiaro, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, i poveri sono evangelizzati, e beato colui per il quale io non sono oggetto di scandalo».

Quando gli inviati di Giovanni si furono allontanati, egli si mise a dire alla folla a proposito di Giovanni: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento?  Ma che cosa siete andati a vedere? Un uomo rivestito di abiti morbidi? quelli che sono vestiti di vesti sontuose e che vivono nelle delizie abitano i palazzi dei re.
Ma che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io ve lo dico, e più che un profeta.
Egli è colui di cui è scritto: Ecco che io mando innanzi il mio messaggero che preparerà la tua via davanti a te.
Io ve lo dico: fra i figli di donna non vi è più grande profeta di Giovanni; però il minimo nel regno di Dio è più grande di lui.
E tutto il popolo che lo udiva, e i pubblicani stessi, battezzati con il battesimo di Giovanni, rendevano giustizia a Dio.


Ma i Farisei e i Dottori della legge non essendosi fatti battezzare da lui, per parte loro hanno reso inutile il disegno di Dio.
Disse poi il Signore: «A chi dunque paragonerò gli uomini di questa generazione, e a chi sono essi simili? Assomigliano a fanciulli seduti nella piazza pubblica, che s’interpellano l’uno con l’altro, dicendo: Noi abbiamo suonato il flauto per voi e non avete ballato; abbiamo ripetuto lamenti e non avete pianto. Infatti Giovanni Battista è venuto non mangiando pane e non bevendo vino, e voi dite: E’ posseduto dal demonio. Il Figlio dell'uomo è venuto e mangia e beve, e voi dite: Ecco un uomo mangione e un bevitore di vino, amico dei pubblicani e dei peccatori». 
E tale sapienza fu riconosciuta giusta da tutti i suoi figli.

Ma colui al quale si perdona poco, ama poco

Di poi un Fariseo lo invitò a mangiare da lui. Ed egli entrato nella sua casa, prese posto alla tavola su di un letto.
Ed ecco una donna conosciuta nella città come peccatrice, avendo saputo che egli era a tavola nella casa del Fariseo, portò un vasetto d’alabastro pieno di olio profumato, ed essendosi messa dietro, vicino ai suoi piedi, con le lacrime si mise a bagnare i suoi piedi e li asciugava coi capelli del suo capo e baciava i suoi piedi e li ungeva con olio profumato.
Ora il Fariseo che lo aveva invitato disse fra sé: «Se questi fosse profeta saprebbe chi e quale è questa donna che lo tocca, e che è peccatrice».
E Gesù prese la parola e disse: «Simone, ho qualche cosa da dirti».
Ed egli: «Maestro, parla».
«Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, e l'altro cinquanta. Non avendo essi di che pagare, condonò il debito ad entrambi. Quale dei due dunque lo amerà di più?».
Simone rispose: «Suppongo sia colui a cui è stato condonato di più».
Ed egli disse: «Hai giudicato bene».
E rivolto verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Io sono entrato nella tua casa e tu non mi hai dato l'acqua per i miei piedi; ma essa bagnato con le sue lagrime i miei piedi e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai accolto con un bacio; ma essa dacchè è sopraggiunta non ha cessato di baciare i miei piedi. Tu non hai unto il mio capo con l’olio; ma essa ha unto i miei piedi con olio profumato.  Per questo, io te lo dico, i suoi numerosi peccati le sono perdonati, perché essa ha molto amato. Ma colui al quale si perdona poco, ama poco».
E guardando la donna egli disse: «I tuoi peccati ti sono perdonati».
E i convitati si misero a dire dentro di sé: «Chi è costui che osa perfino perdonare i peccati?».
Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; và in pace».

 

Brano del Ss. VANGELO,
tratto dall’Edizione esclusiva
della Congregazione “Servi dell'Eterna Sapienza” Bologna.
Traduzione di P. Fr. Enrico M. G. Genovesi O.P.

 

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