Mosè che cosa vi ha comandato?
E partito di là, venne nella regione della Giudea, al di là del Giordano; e le turbe nuovamente si raccolsero intorno a lui che sempre le istruiva secondo la sua abitudine. Sopraggiunsero i Farisei, i quali tendendo insidie gli domandarono se fosse permesso al marito ripudiare la moglie. A sua volta egli rivolse loro questa domanda: «Mosè che cosa vi ha comandato?». Essi risposero: «Mosè ha permesso di sottoscrivere l’atto del ripudio e così rimandarla». Ma Gesù replicò loro: «E’ per la durezza del vostro cuore che egli vi ha dato questa norma. Però al principio della creazione Dio li fece maschio e femmina. Ed è per questo che l'uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie; e questi due saranno una sola carne di modo che essi non sono più due, ma una sola carne. Dunque l'uomo non divida quello che Dio ha unito».Giunti a casa, i discepoli l’interrogavano di nuovo su questo punto. Ed egli disse loro:
«Chi ripudia la sua moglie e ne sposa un'altra commette adulterio riguardo alla prima, e se la donna ripudia suo marito e ne sposa un altro, commette adulterio».
Gli presentavano anche dei fanciullini, affinché li toccasse, ma i discepoli facevano rimostranze a coloro che li presentavano.Gesù, ciò vedendo, se ne sdegnò e disse loro: «Lasciate che i fanciulli vengano a me e non glielo impedite, perché a coloro che li rassomigliano appartiene il regno di Dio. In verità io ve lo dico: Chi non riceverà il regno di Dio come un fanciullo non vi entrerà». E abbracciandoli e imponendo loro le mani li benediceva. E mentre usciva per mettersi in cammino, accorse un tale che inginocchiatosi davanti a lui, gli chiese: «Buon Maestro, che debbo fare per ottenere la vita eterna?»
Gesù gli osservò: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono tranne Dio solo. Conosci i comandamenti: non commetterai adulterio, non ucciderai, non ruberai, non farai falsa testimonianza, non farai torto ad alcuno, onora tuo padre e tua madre».
Quegli replicò: «Maestro, tutto ciò ho osservato fin dalla mia giovinezza».
Gesù allora scrutandolo lo amò e gli disse: «Ti manca una cosa sola: va, vendi quanto possiedi, e dallo ai poveri, ed avrai un tesoro nel Cielo; e vieni e seguimi».
Ma quegli, contristatosi a questa parola, se ne andò tutto afflitto perché possedeva molti beni.
Allora Gesù, guardando attorno a sé, disse ai suoi discepoli: «Come sarà difficile a quelli che hanno delle ricchezze entrare nel regno di Dio!»
Ora i discepoli furono stupiti di questi discorsi; onde Gesù, prendendo di nuovo la parola, disse loro: «Figliuoli miei, come è difficile entrare nel regno di Dio per coloro che confidano nelle ricchezze.
E' più facile a un cammello passare per la cruna di un ago che a un ricco entrare nel regno di Dio».
Ond’essi più che mai furono stupiti, e si dicevano l’un l’altro: «Ma allora chi si può salvare?»
Gesù guardatili fissamente disse: «Agli uomini ciò è impossibile, ma non a Dio, perché tutto è possibile a Dio».
Pietro allora prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito».
Gesù rispose: «In verità io vi dico: nessuno vi è che avrà abbandonato la casa, o fratelli, o sorelle, o madre, o padre, o figli, o campi per me e per il Vangelo, che non riceva il centuplo adesso, in questo tempo, in case, e fratelli, e sorelle, e madri, e figli e campi unitamente alle persecuzioni, e nel secolo avvenire la vita eterna. E molti dei primi saranno gli ultimi e gli ultimi, e gli ultimi saranno i primi». Erano pertanto in via per salire a Gerusalemme e Gesù camminava davanti a loro, il che li stupiva e li rendeva timorosi nel seguirlo. E prendendo di nuovo i Dodici presso di sé si mise a dire loro quello che doveva succedergli: «Ecco che noi saliamo a Gerusalemme e il Figliuolo dell'uomo sarà dato nelle mani dei capi dei Sacerdoti, degli Scribi e dei Seniori, i quali lo condanneranno a morte e lo daranno in mano ai Gentili; e questi lo scherniranno e gli sputeranno addosso e lo flagelleranno e lo faranno morire; ma dopo tre giorni risusciterà».
E Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, si avvicinarono a lui dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quanto stiamo per domandarti». «E che volete che faccia per voi?» rispose loro Gesù.«Accordaci di sedere uno alla tua destra e l’altro alla tua sinistra, nella tua gloria».Ma Gesù soggiunse: «Non sapete ciò che domandate. Potete voi bere il calice che io devo bere o essere battezzati col battesimo col quale io devo essere battezzato?» Essi gli dissero: «Lo possiamo». «Ebbene Gesù replicò loro, voi berrete il calice che io debbo bere e riceverete il battesimo di cui io debbo essere battezzato, ma quanto all’essere assisi alla mia destra o alla mia sinistra, non sta a me il concedervelo ma ciò è per quelli per i quali è stato predisposto». E i dieci che ascoltavano cominciarono ad irritarsi contro Giacomo e Giovanni. Allora Gesù, chiamatili a sé, disse loro: «Voi sapete che quelli che sono riconosciuti come principi delle nazioni, le signoreggiano e i loro grandi esercitano il potere su di esse.
- Non così dev’essere tra voi; al contrario, chi tra voi vorrà diventare grande, sarà vostro servitore, e chi tra voi vorrà essere il primo, sarà schiavo di tutti, perché neppure il Figliuolo dell'uomo è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita come redenzione per gli altri».
Arrivarono così a Gerico. Mentre egli usciva da Gerico con i suoi discepoli e con numerosa folla, il figlio di Timeo, Bartimeo, mendicante cieco, era seduto sull’orlo della strada.E sentendo che era Gesù di Nazareth, cominciò a gridare: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!» Molti lo sgridavano perché tacesse; ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!»E Gesù fermatosi disse: «Chiamatelo». E chiamarono il cieco dicendogli: «Coraggio, alzati, ti chiama!»Ed egli, gettato da parte il mantello, subito balzò in piedi e venne da Gesù.E Gesù rivolgendogli la parola, disse: «Che cosa vuoi che faccia per te?»Il cieco gli disse: «Mio Signore, che io veda!»Gesù gli replicò: «Va, la tua fede ti ha salvato». E in quell’istante vide e lo seguiva per la stessa strada.
Brano del Ss. VANGELO,
tratto dall’Edizione esclusiva
della Congregazione “Servi dell'Eterna Sapienza” Bologna.
Traduzione di P. Fr. Enrico M. G. Genovesi O.P.