Lega Italiana dei Diritti dell’Uomo - commissione
Anno 2009_07 Maggio
Il 7 Maggio, il Presidente della LIDU, a fronte dell’annunciata imminente ricostituzione della Commissione per i Diritti dell’Uomo, a suo tempo istituita, presso la Presidenza del Consiglio, dall’onorevole Bettino Craxi, che chiamò a presiederla il professor Paolo Ungari, autorevolissimo membro della LIDU, nonché “indagatore” indomito del fenomeno della “tortura”, tutt’oggi praticata anche in diversi Stati aderenti all’ONU, scrive al Ministro per le Pari Opportunità, onorevole Mara Carfagna, incaricata delle nomine, ed al Presidente del Consiglio dei Ministri, onorevole Silvio Berlusconi, la lettera che segue e che “caldeggia” la nomina, per quell’incarico, di un esponente della nostra associazione.
Gentile Presidente, Gentile Ministro, come Voi ben sapete, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, fu, a suo tempo, istituita dall’allora Capo dell’Esecutivo, onorevole Bettino Craxi, la “Commissione per i Diritti dell’Uomo”, con il compito di seguire e monitorare, per conto della stessa Presidenza, l’andamento ed il rispetto dei Diritti Fondamentali dell’Uomo, in Italia e nel mondo.
L’incarico di presiederla e di guidarne i lavori fu conferito al nostro professor Paolo Ungari, autorevolissimo membro dell’Ufficio di Presidenza della nostra organizzazione, tragicamente scomparso nel 1999.
Il professor Paolo Ungari, tra i massimi esperti di Diritto Internazionale, nonché co-fondatore dell’Università LUISS di Roma e primo titolare della cattedra di Diritti Umani presso lo stesso ateneo, partecipò, a suo tempo, a numerose missioni in Paesi esteri per verificare il grado di democraticità ed il rispetto dei principi su cui poggia la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, solennemente approvata dalle Nazioni Unite il 10 Dicembre 1948, a Parigi.
La Lega Italiana Dei Diritti dell’Uomo, ovvero il più antico “sodalizio” sorto, in Italia e nel Mondo, in difesa delle “prerogative” fondamentali d’ogni persona, le cui origini affondano addirittura nelle “Leghe per la Democrazia”, di mazziniana e garibaldina memoria, nel corso della sua storia ha potuto vantare l’adesione di personalità di altissimo livello, quali, a puro titolo d’esempio, Nathan, Facchinetti, Bovio, Schiavetti, Treves, Saragat ed i fratelli Rosselli.
Su questi esempi e sulla memoria, per ultimo, di Paolo Ungari, la Lega Italiana dei Diritti dell’Uomo si è consolidata e rafforzata al punto d’essere, ormai, presente, con sue ramificazioni organizzate, su tutto il territorio nazionale, nonché puntualmente attiva, con iniziative, interventi, comunicati stampa, manifestazioni, convegni, corsi, seminari e quant’altro, su ogni e qualsivoglia problematica relativa alla violazione dei Diritti Umani in Italia ed all’Estero.
Al riguardo, basta anche solo citare la posizione, cui è seguita quella di Bernard Levy, in Francia, in merito all’opportunità di disertare le Olimpiadi di Pechino per la mancanza di libertà e per le esecuzioni capitali regolarmente eseguite in quel Paese.
Con questa “eredità” di contenuti e di pensiero, con questa storia alle spalle, riteniamo, se ce lo consentite, di fisiologicamente “meritare” il conferimento, ad un nostro autorevole membro, dell’incarico di presiedere la ricostituenda speciale Commissione per i Diritti Umani.
Questo Vi chiediamo ed in questo fervidamente speriamo.
In attesa di una cortese risposta, molto distintamente salutiamo e ringraziamo per l’attenzione, comunque, riservataci.
- Alfredo Arpaia
Tratto dal documento della Lega Italiana
dei Diritti dell’Uomo Onlus:
Testimonianza
“Report 2008-2009”
Iniziative, documenti, prese di posizioni, deliberati,
lettere, ecc. in materia di diritti, nel biennio
curato da Gian Piero Calchetti e Sara Lorenzelli
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