I SEGNI D’INTERPUNZIONE
Sono le pause del linguaggio parlato e scritto.
Dimentichiamo, per assurdo, di conoscere la punteggiature e proviamo a scrivere…
Forse mai come in questa nostra epoca gli uomini non solo si sono allontanati dalla natura ma si sono abbandonati ad una guerra spietata contro gli elementi vitali dell’ambiente naturale così si è estesa a dismisura la grigia foresta di cemento mentre il verde era costretto a ritirarsi a molti chilometri dalle città del resto la vita se ancora di vita si insiste a parlare in questi agglomerati è per l’uomo fonte di crescenti fastidi soprattutto a causa dell’inquinamento e del caos sono seriamente in pericolo la salute del corpo e l’equilibrio dello spirito uscire fuori di città le poche volte che è possibile non significa trovare salubrità e condizioni di vita serena perché dovunque sulle coste del mare nei fiumi nei laghi in campagna sui monti sono ben visibili i segni del costante decadimento la natura in realtà sta morendo tutti si domandano è possibile fare qualcosa cosa si deve fare stranamente però non si comincia nemmeno a porre rimedio ai mali l’uomo si è proprio reso conto che la vita è indispensabilmente legata alla vita dell’ambiente naturale.
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A tentar di leggere il brano precedente , davvero c’è da impazzire! Eppure non è proprio necessario trasformare il testo: basta individuare le pause, segnandole appropriatamente.
Forse mai, come in questa nostra epoca, gli uomini, non solo si sono allontanati dalla natura, ma si sono abbandonati ad una guerra spietata contro gli elementi vitali dell’ambiente naturale; così si è estesa a dismisura la grigia foresta di cemento, mentre il verde era costretto a ritirarsi a molti chilometri dalle città .
Del resto la vita (se ancora di vita si insiste a parlare) in questi agglomerati è per l’uomo fonte di crescenti fastidi, soprattutto a causa dell’inquinamento e del caos: sono seriamente in pericolo la salute del corpo e l’equilibrio dello spirito.
Uscire fuori di città - le poche volte che è possibile -  non significa trovare salubrità e condizioni di vita serena, perché dovunque, sulle coste del mare, nei fiumi, nei laghi, in campagna, sui monti, sono ben visibili i segni del costante decadimento; la natura in realtà sta morendo!
Tutti si domandano: - E’ possibile fare qualcosa? Cosa si deve fare? Stranamente però non si comincia nemmeno a porre rimedio ai mali!
L’uomo si è proprio reso conto che la vita è indispensabilmente legata alla vita dell’ambiente naturale!
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Non dovrebbe risultare difficile stabilire ora la funzione delle varie pause.
il punto (.) è la pausa più lunga e si pone alla fine di ogni periodo.
la virgola (,) è la pausa più breve e si usa tra l’altro nell’elencazione e per dividere, all’interno del periodo, una proposizione da quella che la precede o che la segue.
il punto e virgola (;) è la pausa intermedia tra il punto e la virgola: più breve del primo, più prolungata della seconda; nel periodo non ha semplicemente la funzione di dividere una proposizione dall’altra, bensì rappresenta una pausa di riflessione che rende possibile un’ampia ed agile articolazione del pensiero.
i due punti (:) sono una pausa ugualmente valida all’interno del periodo, dove si usano quando si sente il bisogno di insistere ancora su un concetto, per chiarire meglio od esprimere con più forza quanto già è stato detto. Si usano altresì nelle enumerazioni e per introdurre, seguiti dalla lineetta (-) o dalle virgolette (“), il discorso diretto.
il punto interrogativo (?) si pone alla fine di una domanda, ossia dopo una proposizione interrogativa diretta.
il punto esclamativo (!) si pone dopo un’esclamazione.
il punto interrogativo-esclamativo (?!) indica il tono di chi chiede  conoscendo già la deludente risposta.
i puntini di sospensione (…) indicano reticenza, titubanza ed ogni altro motivo di sospensione del discorso.
l’asterisco (*) si pone al posto della parola che non si vuole pronunciare.
le parentesi ( ) servono a racchiudere una o più parole che si potrebbero togliere senza intaccare il significato del periodo.