L’ARTICOLO
è la parte variabile del discorso che accompagna il nome e gli conferisce vivacità e concretezza.
L’articolo, pur non avendo significato a sé, sviluppa la funzione indicativa del nome; anzi riesce a conferire tale funzione a qualunque parte del discorso alla quale si accompagni.
L’articolo può essere determinativo (quando determina il nome) e indeterminativo (quando lo lascia imprecisato).
ARTICOLO DETERMINATIVI
SINGOLARE | PLURALE |
Maschile-Femminile |
Maschile-Femminile |
Il lo la l' l' |
l gli le |
ARTICOLO INDETERMINATIVI
Un uno una | (dei degli) (delle) |
N.B.:
1. Lo gli uno si usano davanti a nome che comincia per s impura, x, z, gn, ps.
Esempio: lo specchio, gli zaini, uno psicologo
Eccezioni: gli dei.
2. l’ si pone davanti a nome maschile o femminile che comincia per vocale.
Esempio: l’asino, l’asina
3. un’ si pone davanti a nome femminile che comincia per vocale.
Esempio: un’amica
4. I nomi propri di personal ed i nomi di città, in genere, rifiutano l’articolo.
Eccezioni: La spezia L’Aquila Il Cairo
5. In nomi che indicano parentela (padre, madre, figlio, zio ecc.) rifiutano l’articolo, quando sono preceduti da un aggettivo possessivo (mio, tuo, suo, nostro, vostro), al singolare soltanto. Al contrario, altri nomi di parentela (nonno, babbo, mamma, figliuolo, ecc.) lo richiedono.
Esempio: mio padre, il mio babbo, i vostri fratelli, il padre tuo, la mia buona madre.