L’uso della lettera maiuscola:
1. All’inizio del periodo, dopo il “punto”, nel discorso diretto dopo i “due punti” seguiti da “virgolette”.
2. Titoli di giornali, libri, opere d’arte, sigle
Esempio: “Il Messaggero”, “I Malavoglia”, “La Pietà”, “Fiat”.
3. Nomi propri, cognomi e soprannomi – Pronomi e aggettivi possessivi che si riferiscono a Dio, Madonna, Santi, persone distinte.
Esempio: Giuseppe, Fido, Velletri, il Temporeggiatore, Ella.
4. Aggettivi sostantivati indicanti popolo di uno stato, ecc.
Esempio: gli italiani (N.B. il popolo italiano).
5. Nomi di titoli e cariche, quando si riferiscono ad un nome proprio, ma non lo accompagnano; perciò si deve usare la maiuscola solo quando questi nomi si riferiscono a persone ben determinate.
Esempio: Il Papa attuale – il papa Paolo VI – il nostro Presidente della Repubblica – il presidente Giovanni Leone – in ogni repubblica c’è un presidente.
6. Nomi di enti, uffici, istituzioni.
Esempio: Stato, Chiesa, Ministero della Difesa, Banca d’Italia.
7. Nomi di secoli, periodi storici, festività civili e religiose.
Esempio: il Novecento, l’Illuminismo, Pasqua, il Risorgimento.
8. Nomi di piazze, vie, luoghi pubblici.
Esempio: Piazza di Spagna, Via Nazionale, il Campidoglio.