In memoria ad Antonio Gelsomino
Thursday, September 19, 2024

La degenerazione maculare

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La degenerazione maculare


    La macula è la parte della retina che rappresenta l’allungamento del nervo ottico; parte dell'occhio che invia informazioni alle regioni responsabili per la vista.     Vari livelli di atrofia del nervo ottico appaiono come la degenerazione maculare (degenerazione maculare).
    Dal momento che la medicina si è molto sviluppata e l'età del uomo si è molto allungata, si presentano molti più casi di persone affette da questa malattia,  rispetto al passato.   
    In passato, quando la formazione della cura dell'occhio era ancora agli inizi, si riteneva che al verificarsi di una violazione o del peggioramento della funzione specifica del nervo ottico, non vi fosse alcuna speranza per un miglioramento della qualità della vista.
    Tuttavia, ho incontrato un certo numero di casi, in cui dopo un ictus o una malattia grave, si è verificato un miglioramento del funzionamento dell’occhio.
    Allora, per questo fenomeno non c'era alcuna spiegazione.
    Dopo molti anni di esperienza sono giunto alla conclusione che, ovunque ci sono ancora tracce di vista, fosse anche la sola capacità di distinguere la luce dalle tenebre, c'è speranza di migliorare il livello di vista del paziente, fino al grado di fargli distinguere gli oggetti.
    E dove c'è la possibilità di vedere gli oggetti, esiste anche la possibilità di sviluppare una maggiore chiarezza della vista e una migliore percezione.
   


La degenerazione maculare: Storia di malattia


    Ho lavorato con una paziente ottantenne che non riusciva a vedere bene, nemmeno con gli occhiali, quindi la sua vista era molto indebolita.
    Il medico curante le aveva detto che non è solo questione delle lenti più forti per vedere meglio, e che si aspettava un ulteriore peggioramento, poiché sera affetta da una degenerazione maculare.
    Dopo un anno di esercizi che le avevo raccomandato, poteva vedere abbastanza soddisfacentemente, con l'aiuto di lenti più graduate di quelle che aveva usato in precedenza.
    Gli esercizi effettuati sono stati: l’esercizio del sole, figura otto, coprire gli occhi; e il dondolare, nonché ulteriori esercizi per migliorare la chiarezza, come la tecnica del punto che si muove e le tecniche con la linea bianca e, poi, con quella colorata, hanno consentito di raggiungere positivi risultati.
    Inoltre, ha imparato a giocare al “Solitario”, gioco delizioso per mantenere in mobilità costante gli occhi, necessaria per una buona visione.
    Ancora oggi, gioca un poco, tutti i giorni.
    Dopo un eventuale intervento chirurgico degli occhi, coprire soltanto gli stessi, con le mani, per sei settimane, poi si può iniziare con l’esercizio del sole, la "figura dell’otto" e il dondolare.
    Come tutti gli altri esercizi, è necessario eseguirli quotidianamente, per mantenere una buona condizione fisica, ma è anche, necessario praticare la tecnica dell’allenamento quotidiano intraoculare, per mantenere in buona salute i vostri occhi, per tutta la vita.
    Se si vuole avere un buona vista per il resto della vita, l’allenamento dovrebbe diventare una vostra abitudine.
    Ho ricevuto molte lettere di persone che non ho mai visto, e che hanno praticato gli esercizi, seguendo le istruzioni di questo libro, e così, sono riusciti a debellare una vasta gamma di malattie degli occhi.
    È interessante notare che il miglioramento della vista, porta ad un miglioramento dello stato emotivo.

  • Tratto dal libro: " Do you really need eyeglasses" di Dr. Merilyn B.Rosanes Berret

 

 

 

 

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