In memoria ad Antonio Gelsomino
Thursday, November 14, 2024

Teoria della “Immagine Riflessa nello Spazio-Tempo”

spazio-tempo

Teoria della “Immagine Riflessa nello Spazio-Tempo”

 

Albert Einstein definisce spazio e tempo come due entità strettamente correlate tra loro formando un'unica cosa: “Il Tessuto Spazio-Temporale”.

La freccia del tempo, viaggia in avanti nel futuro alla velocità della luce. Osservando con un potente telescopio, le stelle più remote dello spazio e calcolando la loro velocità di allontanamento rispetto a noi si risale alla loro età originaria.

Noi sappiamo che quelle stelle non esistono più, sono collassate da miliardi di anni, però la luce emessa tanto ha impiegato per giungere sino ai nostri occhi e di conseguenza potremo dire di osservare “l’immagine riflessa” di come erano nel passato e quindi solo l’ombra.

La luce è una “radiazione elettromagnetica” che si propaga nel tessuto spazio-tempo a 4 dimensioni lasciando dietro di se una scia di frequenze derivate o subordinate dette propriamente “armoniche” nel tessuto spazio-temporale, proprio come la bava di una lumaca, ma siccome (come onda elettromagnetica) può essere riflessa, propagherà anche la sua frequenza armonica nel futuro (cioè in avanti rispetto alla frequenza portante presente).

 

La lumaca nel percorrere un tragitto supposto rettilineo e in un determinato lasso di tempo, traccia tutti i singoli istanti di tempo finiti che si accodano alla “frequenza portante”, cioè alla lumaca stessa che ne è il vagone trasportatore, quindi queste armoniche si proietteranno indietro nel “passato” inteso come spazio già percorso dalla freccia del tempo.

Tutto ciò che è passato o futuro rispetto all’eterno presente è solo ombra! Si immagini il tessuto spazio temporale come fosse un tappeto e la luce il treno che viaggia determinando lo spazio che compie in funzione del tempo, guardandosi allo specchio, ai nostri occhi si noterà che la nostra immagine è riflessa orizzontalmente cioè al contrario ma si sa anche con gli assi invertiti e capovolti, di conseguenza si può subito intuire che ci si sta vedendo come si era nel passato di un miliardesimo di secondo ma allo stesso tempo se le i bosoni posso superare la velocità della luce, si avrà pertanto la sensazione si poter percepire gli eventi futuri prima ancora di visualizzarli.

Per ingannare la freccia del tempo che viaggia ininterrottamente in avanti nel futuro, esistono svariati modi tra i quali i più conosciuti sono:

1) Sistema iperspazio: viaggiare in un tunnel creato artificialmente nel tessuto spazio-temporale, cioè distorcendo due punti estremi dello spazio e tempo come un foglio di carta ripiegato a forma di staffa di cavallo “U” e i punti (A e B) in modo tale da prendere la cosiddetta “scorciatoia” che congiunge A con B arrivando in questo modo prima al traguardo rispetto al normale percorso che impiegherebbe luce, viaggiando nelle normali condizioni di (spazio e tempo).

2) Sistema a curvatura: curvare completamente il tessuto spazio-temporale (con potenti campi magnetici, campi di forza ed elettromagnetici) ripiegandolo su se stesso come un foglio di carta, in modo tale da formare un anello chiuso dove si viaggerà in avanti sino al futuro più anteriore compiendo un angolo di 180° gradi e dopo averlo superato si entra nel passato più remoto per ritornare poi nel presente (un po’ come nel film ritorno al futuro)

3) Col sistema antigravitazionale: Questo sistema si suddivide in due metodi: - 1° metodo consiste nell’usare l’antimateria prodotta artificialmente  bombardando con protoni l’elemento 115 stabile che si trasmuta in elemento 116 decadendo subito ed emettendo particelle di antimateria in grado (per la loro proprietà caratteristica di polarità opposta) di amplificare la gravità “A” che distorce lo spaziotempo, permettendo viaggi interstellari nello spazio e nel tempo.

- Il 2° metodo (che sarebbe per ora quello più usato nell’area 51) è quello di raffreddare un liquido ferromagnetico a temperature criogeniche e ottenere la superfluidità a resistenza e frizione = 0, quindi ottenendo effetti antigravità che fatto (all’interno di una ciambella) roteare a 60.000 giri al minuto e a 200.000 atmosfere si crea l’antigravità accelerandolo sino a velocità relativistiche, si è in grado di distorcere lo spazio ed il tempo e quindi viaggiare a proprio piacimento sia nello spazio che nel tempo attraverso il tessuto spazio-tempo. Vi è poi in questo caso abbinata la tecnologia di invisibilità ottica (ripiegando i raggi di luce) e una nanotecnologia con materiale che pesa quanto l’idrogeno con densità 70 volte più duro del diamante e temperature che superano i 10.000 °C (diecimila gradi centigradi) senza fondere, abbinata ad una bolla di antimateria come scudo protettivo contro le armi al plasma o laser o collasso causato dal superamento della velocità della luce.

4) Col sistema ad energia di punto 0: questa è presente in tutto l’universo. L’energia di fissiono e quella di fusione prodotte nell’esplosione di una bomba atomica sono enormemente grandi, tuttavia solo ‘1% di 1Kg di uranio viene convertito in energia, mentre unendo 1 grammo di materia con un grammo di antimateria si ottiene energia sino a 7 volte quella di una bomba atomica a fissione da 200 Megatoni cioè l’equivalente a 200.000.000 di tonnellate di TNT (dinamite). Nel caso dell’energia punto 0 secondo gli scienziati essa terrebbe unita la materia e se si riuscisse ad isolare un solo atomo da quest’ultima, l’atomo imploderebbe su se stesso generando una quantità di energia talmente grande da far apparire (a detta degli stessi scienziati) la bomba atomica poco più di un petardo. Potrebbe dunque bastare un solo atomo o qualcuno in più se (fatti implodere) per far esplodere un pianeta grande quanto la Terra. La teoria appena descritta si può verificare e dimostrare solo nel caso venisse considerato lo spazio-tempo come (singoli istanti di tempo finiti) di un discreto su cui il tempo stesso non ha valori infiniti (come segnale per il analogico del continuo) ma piuttosto scatti discreti e finiti come nel segnale di impulsi digitale e la freccia del tempo di conseguenza non si calcoli come tempo che scorre di tale fenomeno ma piuttosto come spazio che viene percorso da tale fenomeno in tempi finiti di singole particelle quindi di finiti punti rispetto a noi. Pertanto la teoria della dilatazione temporale non viene supportata dalla teoria dell’”Immagine Riflessa” perché se si comandasse il clock di un processore (CPU) che governa un motore passo-passo o in questo caso il propulsore di un’astronave che viaggia a velocità prossima a quella della luce il fenomeno della “dilatazione temporale” andrebbe ad aggredire il clock interno stesso della (CPU) con conseguente riduzione di velocità e quindi opponendosi al moto dell’astronave stessa che nella rivoluzione digitale non è ammissibile tale assurdità. Concludendo si ha pertanto, che la luce non è costante nel vuoto (essendo distorto il tessuto spazio-temporale sulla quale tale onda elettromagnetica si propaga), anch’essa di conseguenza sarà costretta a rallentare il suo moto seguendo il percorso dello spazio-tempo sino a venire assorbita dalla forte gravità di un buco nero e quindi variando la sua velocità al variare della forza di gravità e della temperatura.

 

Rofex   (4 Novembre 2012 ore 12:27)

http://www.bielek.com/ab_edcameron.htm

Rofex88

http://energiaalternativa.forumcommunity.net/?act=Profile&MID=7989585

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