Canes Venatici
Mito, la storia di questa costellazione risale ad un’invenzione dell’astronomo polacco Hevelius che nel 1660 si preoccupò di riempire con una nuova costellazione lo spazio esistente tra Bootes e le zampe posteriori dell’Orsa Maggiore.
Forse Hevelius si ispirò alla tradizione araba che vedeva in quel settore del cielo, povero di stelle brillanti, un branco di lupi lanciati all’inseguimento dell’Orsa.
Descrizione, la costellazione si estende per circa 500 gradi quadrati fra le costellazioni di Bootes e l’Orsa Maggiore a nord della Chioma di Berenice.
Compare nel cielo di primavera e risulta essere poco appariscente ad occhio nudo ma interessante se esplorata con un buon binocolo.
Stelle principali, aCanum Venaticorum, la stella principale, è conosciuta anche come Cor Caroli “il Cuore di Carlo”, omaggio reso a Carlo II d’Inghilterra da Halley, su suggerimento del fisico Scarborough, che sosteneva di aver visto brillare quella stella con speciali riflessi la sera del 29 maggio 1660 quando il re ritornò a Londra dopo aver vendicato il padre, Carlo I, ucciso da Cromwell; più esattamente, secondo alcuni studiosi, Scarborough avrebbe visto, in Cor Caroli, il cuore palpitante di Carlo I, il re ucciso.
E’ da ricordare che durante il regno di Carlo II fu fondato l’osservatorio astronomico di Greenwich e in questa chiave si può capire la dedica indirizzata al Sovrano.
Questa è una stella doppia di magnitudine 2.80 e 5.39 distante 130 anni luce.
Lo spettro delle due stelle è di tipo A0, caratteristico dell’idrogeno.
bCanum Venaticorum, o Asterion, è una stella nana di gruppo spettrale G0 e di magnitudine apparente 4.32.
BIBLIOGRAFIA
KLEPESTA F. E RKL A., “Le Costellazioni”, Teti Ed. Milano 1976
LAMBERTI C., ”Dizionario enciclopedico astronomia”, Gruppo Ed. Jackon, Bergamo 1987
RIDPATH/TIRION, “Guida delle stelle e dei pianeti”, Muzzio Ed., Padova 1988
HERRMANN J., “Atlante di astronomia”, Mondadori Ed., Milano 1985
MORELLI A., “Dei e Miti”, Fratelli Melita Ed., Milano 1985
BEYER S., “Guida alle stelle”, Hoepli Ed., Milano 1990