La regina, di nome Makeda, apprese da un commerciante della sapienza del re Salomone.
Poiché, desiderava apprendere sempre di più, pensò di recarsi a Gerusalemme, sostenendo che:
"La sapienza è preferibile ai tesori d'oro e d'argento, lo Stato non può sopravvivere senza la saggezza."
Prese con sé innumerevoli doni, che fece caricare su settecento novantasette cammelli, molti muli e tantissimi asini e, si avviò lungo la strada che portava a Gerusalemme; nonostante la delicatezza dell’esile figura femminile, riuscì, grazie al suo cuore pieno di fiducia in Dio, a resistere fino all’arrivo, senza accusare danni che potevano essere provocati dall’ardente calore emanato dai raggi del sole.
Quando giunse a destinazione, il re Salomone la accolse con grandi onori.