Se volete utilizzare con successo l'ipnosi, è necessario prima di tutto conoscere le sue leggi, capirle a fondo e applicarle correttamente.
Di queste leggi abbiamo già parlato, ma poiché sono così importanti, le riassumiamo in questa sintesi generale. Ogni immagine creata che vi soddisfa, sta cercando di realizzarsi. Niente al mondo è in grado di crearsi o rovinare fino al punto di dissolversi del tutto. Ogni cosa si può trasformare o modificare. C’è, tuttavia, un'eccezione, e questi sono i nostri pensieri. Possiamo, per modo di dire, creare dal nulla un pensiero, qualcosa che prima non esisteva per niente. L'atto creativo è qualcosa di meraviglioso sul quale dovremmo soffermarci. Nulla si può fare, se prima non ci si pensa.
Il più piccolo movimento che volete fare, lo dovete immaginare prima. Con ciò è conclusa la parte creativa dell'attività. La restante parte è solo una realizzazione meccanica d’idee. Ogni pensiero cerca di realizzarsi.
Il presupposto, affinché ciò accada, è di trasformarlo in un’immagine. Se questo immaginario è accompagnato con un forte desiderio, è quasi impossibile impedire che ciò accada.A dire il vero, l'immagine può essere raggiunta solo se non c’è opposizione di qualche altra immagine contraria che causa l’annullamento vicendevole dell’effetto. L’immagine del sonno richiama il sonno, mentre l’immagine di qualcuno che non riesce a dormire richiama l'insonnia. Da ciò si evince la seconda legge dell’ipnosi: Se volontà e fede si scontrano, sempre e certamente, cede la volontà! Chi non vuole dormire la sera, quando ci si reca a letto? Tuttavia, se qualcuno ritiene di non poter dormire, sicuramente non sarà in grado di prendere sonno, anche se lo desiderava molto intensamente. Solo quando lo crediamo, realmente ci addormentiamo subito.
La legge funziona comunque, anche se il processo avviene in modo del tutto inconsapevole. Ogni malato vorrebbe guarire, ma ci crederà che guarirà? Possiamo dire che un uomo che crede in una rapida guarigione, guarirà molto velocemente. Chi non dubita della propria salute, può, per davvero, restare sempre sano; ma chi può crederci, quando la malattia sembra così reale e costantemente glielo ricorda il dolore. La fede è la causa di un gran numero di guarigioni miracolose.
Non c’è un miracolo, anche se a volte appare che ci sia. Accade, invece, che il paziente diventi più debole, anche se risultati dimostrano che è biologicamente sano; sta morendo proprio perché lo stesso si aspetta di morire. Si afferma che si è lasciato andare da solo, e così la legge s’è adempiuta. La conoscenza dei meccanismi che regolano queste cose, ci rende padroni del nostro destino. Possiamo ottenere tutto.
Se ci si rende conto delle potenzialità insite in tali fatti, certamente non saremo più schiavi del nostro destino ma padroni. Molti hanno provato, con tutta la loro volontà, a raggiungere un certo obiettivo, ma non ci sono riusciti. Mentre alcuni raggiungono traguardi difficili, apparentemente senza molto sforzo, poiché sono padroni di un segreto: sono in grado di creare dentro di loro una corrispondente immagine dell’obiettivo, e se ne occupano intensamente, fino a quando il loro conscio non è in grado di visualizzare un’immagine avversa. Infine, osserviamo un ulteriore fatto: «Ogni sforzo volontario senza creare alcuna immagine non è solo inutile, ma spesso provoca anche l'opposto rispetto a ciò che ci prefiggiamo di raggiungere. Pertanto, non é affatto vero che é lo stesso pensare questo o quello; i nostri pensieri sono fondamentali per il nostro destino». Questa è la legge degli sforzi che provoca il raggiungimento dell’effetto contrario rispetto ai nostri obiettivi.
Così, uno dei nostri obiettivi di rilievo dovrebbe essere quello di apprendere come controllare i nostri pensieri, al fine di gestire e veicolare, da soli, il nostro destino.
Dal libro "DIE HOHE SCHULE DER HYPNOSE" , Geneve 1977
Autore: Kurt Tepperwein
Immagine: morguefile