La profezia di Baba Vanga
"La guerra tradizionale evolverà in guerra nucleare e chimica. A causa delle esplosioni nucleari, si avranno piogge radioattive che distruggeranno quasi tutte le forme di vita, principalmente nell’emisfero europeo settentrionale. I pochi superstiti europei si troveranno ad affrontare una minaccia ancor più dura, poiché i nostri fratelli musulmani, userebbero armi chimiche, e forse batteriologiche, per sterminarci. Come risultato tangibile, conseguente l’utilizzo delle sostanze chimiche e delle armi nucleari, la maggior parte della popolazione mondiale sarà colpita dal cancro della pelle e da altre malattie della stessa. L’Europa diverrà quasi disabitata."
VANGELIA PANDEVA (BABA VANGA), 1960
Vangelia Pandeva (Baba Vanga) nacque il 31 gennaio 1911, e morì l’11 agosto 1996.
Viveva nella città di Petrich in Bulgaria, ed è sepolta in un cimitero presso la chiesa di Santa Petca in Bulgaria, situata nella regione Rupite. Vanga perse la vista a 12 anni. Fu trascinata via da una tromba d’aria. Dopo, fu ritrovata viva ricoperta da sporcizia e pietre, con gli occhi pieni di sabbia, di conseguenza divenne cieca.
Vanga iniziò a predire all’età di sedici anni, quando grazie alle sue capacità indicò al padre, il luogo ove era ricoverata la pecora rubata.
Si ritiene abbia predetto la disgregazione dell’Unione della Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS), il disastro di Chernobyl, la morte della principessa Diana, la vittoria elettorale di Boris Eltsin e la data della morte dello stesso Eltsin, nonché, la morte di Stalin e l’attentato alle torri gemelle negli Stati Uniti d’America, con la seguente profezia:
- “Orrore, orrore! I fratelli gemelli americani (si riferisce alle torri gemelle) cadranno dopo essere stati attaccati dagli uccelli di acciaio (si riferisce agli aerei). I lupi ululeranno in un cespuglio (Bush) e il sangue innocente sarà zampillante”.
Per aver osato predire la morte di Stalin, venne imprigionata, ma dopo solo un anno fu rimessa in libertà, poiché il leader sovietico realmente morì.
Vanga non era interessata alla fama, ma le sue confidenze rivolte ad una stretta cerchia di persone, comunque, furono diffuse e costituirono uno straordinario motivo di curiosità, da parte degli esperti della trascendenza.
- NO ALLA GUERRA NUCLEARE!