“TRANCE” MEDIANICA, MEDIUM,
LA CATENA SPIRITICA E LE SUE FUNZIONI
Al momento, terminiamo questi lavori con alcuni cenni circa la “Trance” medianica, il catalizzatore delle comunicazioni con l’Aldilà, ovvero il Medium, la Catena spiritica.
La Trance: questo termine ha le sue radici nel latino “transire” (passare), ed è usato per mettere in risalto il passaggio fra due o più differenti condizioni psichiche.
Il termine Trance proviene dalla lingua inglese ed è traducibile col concetto di “estasi”.
In particolare, possiamo intendere la Trance come quel particolare stato in cui vengono a trovarsi soggetti dotati di capacità atte a realizzare le manifestazioni paranormali, che nei casi contemplati nella sperimentazione spiritica insorgono quando uno Spirito interviene nella catena attraverso il Medium.
Gli stati di Trance, nei quali può trovarsi un Medium, sono diversi e legati alle caratteristiche proprie del soggetto, e alla forza che la catena riesce a fornire a quest’ultimo.
Possiamo intuire almeno tre stati di Trance: Trance leggera, poco profonda, e profonda.
Negli stati di Trance leggera o poco profonda, solitamente non avvengono fenomeni di natura fisica, o questi sono comunque contenuti; il Medium al risveglio potrà ricordare tutto ciò che è accaduto nel corso della seduta; in caso di Trance leggera, la sua coscienza durante la sperimentazione potrà essere desta; nel caso di Trance poco profonda, invece, vi sono rimembrati confusi, legati agli stati di coscienza che nel corso della Trance si possono alternare, a momenti di lucidità (momenti di apparente normalità) si sovrappongono stati d’incoscienza e di alterazione fisica.
Il caso della Trance profonda, invece, vede il Medium per tutta la durata della seduta abbandonato a uno stato di completa incoscienza, dove saranno evidenti alterazioni fisiche, quali un’abbondante sudorazione, un’accelerazione del ritmo respiratorio, una variazione della pressione arteriosa e dei battiti cardiaci, e cosa eccezionale, se si esegue un esame di encefalografia, questo rileva un’attività pressoché nulla del cervello del Medium.
Al risveglio da una trance profonda il soggetto non ricorda assolutamente nulla, ed avverte una certa spossatezza.
E’ durante questo tipo di Trance che avvengono le comunicazioni migliori e i fenomeni di natura fisica.
Il Medium: col termine di Medium (mezzo), s’intende l’individuo per “mezzo” del quale lo Spirito può manifestarsi e comunicare.
Questi soggetti sono dotati di un’indiscussa sensibilità e particolari capacità, ed espletano la loro peculiarità in funzione del grado e del tipo di medianicità che possiedono.
Prima di analizzare queste caratteristiche, vorremmo far notare che tutti (chi più e chi meno) siamo Medium a livello potenziale, e lo scoprire in noi queste qualità può essere conseguenza di circostanze inaspettate ed occasionali.
Le caratteristiche medianiche sono molteplici; comunque, dividiamo i Medium in due grandi categorie: Medium ad effetti fisici, e Medium ad effetti intelligenti.
I primi riescono ad ottenere Levitazioni, Materializzazioni, Apporti ed Asporti, Colpi sulle pareti, Telescrittura, ecc; gli altri danno luogo a Scrittura automatica, Xenoglossia (parlare in lingue sconosciute), ad Incorporazioni durante le quali si esprimono Entità di diversa natura, ma senza l’Apporto di fenomeni fisici.
La Catena medianica: essa funge da “alimentatore” di forza per il Medium, il quale se ne serve per l’espletazione della sua funzione.
La catena può “funzionare” con un numero di partecipanti indifferente, purché questi siano preparati e consci di ciò che fanno.
Solitamente, si alterna un uomo ad una donna, e così via, per la ragione magica - esoterica della diversa polarità dei due sessi: la donna è negativa, mentre l’uomo è di segno positivo.
Questa metodologia, comunque, non è discriminante ed è quindi possibile svolgere una seduta senza rispettare questo canone.
In una Catena, il personaggio certamente più importante è il “Conduttore”, il quale ha il compito di pilotare l’esperienza, di rivolgere le domande in precedenza concordate all’Entità, di far in modo che lasci libero il Medium al momento opportuno.
La luce più indicata ad illuminare l’ambiente in cui si svolge una seduta medianica (con fini ovviamente positivi), è la luce violetta (ultravioletto dato dalla lampada di Wood, o luce nera) che favorisce sia la concentrazione sia lo espletarsi di determinati fenomeni, nonché favorisce l’emissione di ectoplasma ed evidenzia maggiormente determinate Materializzazioni.
Altre informazioni in questo senso non è il caso che siano fornite, poiché non è questo lo scopo principale per il quale è stato redatto l’elaborato; invece, il nostro intento è volto a chiarire i concetti fondamentali che sono alla base del problema spiritico, della sua realtà oggettiva, ed inoltre, speriamo che i citati concetti “primari”, che riguardano l’uomo nella sua accezione universale e cosmica, siano stati illustrati compiutamente con questo elaborato.
Ciò, è molto importante poiché l’umanità dovrà ben presto, suo malgrado, prendere coscienza dell’esistenza di quella “realtà”, molto più reale di quella materiale –scientifica - razionale, nella quale siamo immersi e dalla quale proveniamo e torneremo.
Qualora non fossimo riusciti a rendere chiari questi problemi (e non ce ne meraviglieremmo), riproponiamo quanto in precedenza affermato, per un più marcato approfondimento di queste tematiche, tutti quelli che ne siano interessati, (poiché per noi è impossibile fornire attraverso uno scritto, valori che, invece, abbisognano di un rapporto completamente diverso); auspichiamo, che l’approfondimento di questi ed altri discorsi fondamentali, possa sempre avvenire con e tra persone votate al bene, estremamente corrette e di buona volontà.
Intendiamo concludere, con una frase, giuntaci da ciò che Trascende anche il Trascendente, e con la quale vogliamo rispondere a tutti quelli che leggendo queste nostre pagine creeranno polemiche inutili basate solo sulla ragione:
“Non è grande chi si crede grande.”
Immagine: morguefile