In memoria ad Antonio Gelsomino
Thursday, September 19, 2024

Pranoterapia - vedere la propria aura

 

Per vedere la propria aura:


1. Mettersi davanti ad uno specchio ad almeno mezzo metro, possibilmente anche più distanti;

2. Sistemarsi in modo che nello specchio dietro di sé sia visibile una superficie di colore bianco o neutro;

3. Rilassarsi, respirate profondamente e oscillare piano lateralmente;

4. Focalizzarsi sulla trama della superficie della parete dietro di sé;

5. Mentre si fissa la parete oltre la testa e le spalle, si potrà vedere l'alone di luce attorno al corpo muoversi insieme al proprio corpo mentre si dondola piano;

6. Ricordarsi di respirare profondamente, dato che ora si è sia l'osservatore che il soggetto osservato;

7. L'illuminazione dovrebbe essere attenuata, né troppo luminosa né troppo scura. Non si possono vedere aure nella totale oscurità e la luce brillante cancellerebbe ogni cosa, tranne le aure più vibranti;

8. Il colore degli abiti non è importante. Non è improbabile scoprire forse che il proprio colore aurico, appena ci si è abituati a vederlo, striderà con alcuni capi del proprio vestiario; in ogni caso la fede in queste prescrizioni farà sì che si vedranno comunque i colori veri qualsiasi cosa si indossi;

9. Può essere utile sperimentare la proiezione di un colore. Pensare ad un colore e cercare di visualizzarlo; tramite questo esercizio è possibile mutare temporaneamente il proprio colore di base e vedere il cambiamento.


In fase di espirazione l'aura dovrebbe ampliarsi. Il declamare i numeri dall'uno al trenta con voce normale aiuterà a liberare l'energia. Respirare ogni due numeri. Accelerare il conteggio dal numero venti in avanti senza più fare respiri e osservare la propria aura cambiare dimensione e vibrazione. Appena si riprenderà a respirare normalmente con calma, l'aura tornerà alla sua dimensione precedente ma sarà un po' più luminosa.
E’ doveroso fare osservare al lettore come sia effettivamente possibile vedere un alone che circonda il corpo se osservato in determinate condizioni di luce e di sfondo. Chiunque abbia dimestichezza con lo studio del funzionamento del senso della vista in termini rigorosamente scientifici, conosce perfettamente il fenomeno della persistenza dell'immagine sulla retina quando questa sia in contrasto con lo sfondo, se si muove e oscilla leggermente e in determinate condizioni di luce.
Si osservi, infatti, come questa aura, che in quanto entità energetica dovrebbe essere visibile praticamente in ogni condizione di luce, possa essere vista, secondo i terapeuti energetici, solo di fronte a uno sfondo bianco e neutro e solo con una condizione di luce sufficiente. In realtà, proprio perché vibrazione energetica luminosa e colorata, essa dovrebbe semmai essere più evidente al buio.
In questa condizione, tuttavia, nessuno sarebbe in grado di identificare effettivamente quali siano i contorni del corpo che sta osservando, per cui il fenomeno suggestivo non si verifica.

Tratto dal libro: Il significato simbolico dell'aura di Davide Lamberti, Guido A. Morina

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