Terapia quantistica e occhiali Tesla per migliorare la vista
La terapia quantistica è un tipo speciale di fisioterapia, basata sulla possibilità teorica della fisica quantistica e degli aspetti legali alla medicina laser. L'uso terapeutico di strumenti quantistici, a bassa intensità, ha ottenuto la prima diffusione nelle Istituzioni mediche dell'URSS, a metà degli anni '70, del secolo scorso. Una caratteristica, distintiva della terapia quantistica, non è il trattamento, in quanto tale, ma piuttosto, portando all’armonizzazione (un certo equilibrio), di legami fisico-chimici e neuroumorali. La distruzione di questi legami, dal punto di vista specialistico, che dà preferenza ad un approccio integrato nel trattamento, c'è la principale causa di tutte le malattie. Sulla base di ciò, la terapia quantistica non dovrebbe essere considerata come terapia di un organo separato, ma quale ripristino di un sistema integrato, consentendoci di restituire un organismo vivente, nell'ambiente elettromagnetico naturale originale, in cui una volta ebbe origine la vita sulla Terra.
Tenendo presente ciò, se la terapia quantistica è utilizzata con competenza e in modo tempestivo, può interrompere lo sviluppo di qualsiasi patologia. Il primo rapporto scientifico “Sulle particelle fisiche insensibili” (micromolecole, che furono chiamate "corpuscoli") fu realizzato dal grande scienziato russo MV Lomonosov, nel 1744. Successivamente, questa teoria è stata sviluppata da altri scienziati russi. Il diffuso punto di vista si può esprimere nel seguente modo: La base di tutti i processi fisiologici sono le reazioni chimiche, che si verificano a livello d’interazione elettronica nella cellula.
Le connessioni neuro umorali, una delle forme di regolazione fisiologica, in cui gli impulsi nervosi e le sostanze trasportate, nel sangue e nella linfa, sono in costante interazione, in grado di produrre modifiche, solo se si forma in essa una quantità sufficiente d’energia. Nel corpo umano, la produzione d’energia è la base dei processi biologici. Quando le cellule sono in grado di raccogliere abbastanza energia, smettono di moltiplicarsi e gradualmente muoiono.
All’inizio del XX secolo un certo scienziato russo А.Л Чижевский espresse un semplice, ma estremamente importante, pensiero: Sulla Terra, gli organismi biologici compaiono, vivono e si riproducono, secondo le leggi della fisica quantistica. La malattia, cioè i cambiamenti patologici di qualsiasi organo, si riduce alla compromissione del metabolismo elettronico od ionico delle cellule umane. Pertanto, il trattamento dovrebbe, prima di tutto, essere il ripristino del bilancio elettronico disturbato. Basandoci su queste teorie scientifiche, proponiamo d’osservare la malattia, non come danneggiamento di un singolo organo (occhi, fegato, reni, mano, testa ecc), ma il conseguente deterioramento di processi metabolici provocati, in senso figurativo, da "squilibrio", cioè compromissione dei legami chimici di elettro molecole che, seguendo le leggi della fisica chimica, ininterrottamente, dovrebbero lavorare nel corpo umano. La distruzione di questi legami, porta all’incontrollabile rilascio di metaboliti (prodotti metabolitici): gli aminoacidi, i peptidi, la catecolamina, gli ormoni ed i neurotrasmettitori, che, a loro volta, interferiscono con i normali nomi di divisione cellulare, provocandone la formazione nel corpo, unitamente ad un ambiente iper-ossidato o iperalcalino.
Sia l’uno che l'altro è estremamente brutto: le cellule del sistema immunitario cessano di distinguere "l’amico od il nemico" e si trasformano in "assassini" del proprio sistema. Di conseguenza, le cellule sane, del corpo umano, muoiono prematuramente o seguono il percorso del cosiddetto "sviluppo atipico", che alla fine porta alla patologia del cancro. Il dispositivo, per migliorare la vista, agisce sull’organismo con luce a bassa intensità, normalizzando i legami chimici micro–molecola, ripristinando il compromesso bilanciamento. La conseguenza di ciò non è solo il ripristino della visione, ma la normalizzazione dei processi complessi che si verificano nel sistema nervoso centrale, e soprattutto, in una parte così importante come il cervello.
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