In memoria ad Antonio Gelsomino
Thursday, November 21, 2024

Visitando il Titolo

 

Il “TITOLO”

VI.    VISITANDO IL TITOLO

Si dà qui una breve descrizione per una visita al Titolo.
Si accede ad esso dalla cripta sottostante l’altare maggiore della basilica.
Fate il giro delle sale seguendo l’indicazione dell’apposita cartina.

Sala A: a sx dell’entrata è murata la lapide del cardinale Diomede Carafa.
In basso il resto di un probabile canale di scolo della basilica.
Sugli altri muri: lapide in memoria del carmelitano fra Elia Barberi e alcuni frammenti provenienti da scavi nelle vicinanze e dal pavimento della basilica.

 

sala-a

Sala B: alle pareti sono murati o appesi frammenti vari: di transenne e altri elementi di presbiterio (epoca di Adriano I ?), di un antico ciborio, e la cuspide di una cattedra episcopale.
Inoltre: frammenti di tegole recanti bolli doliari e una tegola intera con bollo e motto “In nomine Dei” del tempo di Teodorico (e appartenente già alla basilica simmachiana), un fregio con il Buon Pastore e altri con simboli cristiani (colomba, palma, ecc.).
Il frammento di affresco (prima sulla volta) rappresenta S. Agnese (sec. IX).

sala-b

Sala C: oltre l’acquasantiera donata dal cardinale Carafa alla basilica e la lapide in memoria del cardinale Pallavicino (con ricordo della vittoria di Sobiewskj) vi sono: tracce della cattedra episcopale del secolo IX (sulla parete di fronte; prima si trovava in altra zona del titolo) e frammento di affresco del sec. IX rappresentante La grande croce gemmata (sulla volta).
Nella sala vi è l’ingresso alla cavea del secolo III sterrata nei lavori del 1930.

sala-c

Sala D: sulla volta vari resti, anche di grandi proporzioni, di affreschi decorativi pagani (sec. III).

sala-d

Sala E: larghe tracce della pavimentazione in mosaico di epoca romana (secolo III).
Nella nicchia mosaico del sec. VI rappresentante S. Silvestro.
L’altare, la decorazione della parete e la riproduzione del mosaico (con interpretazione errata) sono del secolo XVII.
A sinistra dell’altare: cassa in legno che racchiuse le spoglie del beato Giuseppe Tommasi dei Conti di Lampedusa.

sala-e

Sala F: gruppo di tegole del tempo di Teodorico, provenienti dal tetto della basilica; frammenti del pavimento musivo e tracce di affreschi decorativi del secolo III.

sala-f

Sala G: sulla volta frammento dell’affresco con La madonna tra le sante Agape e Irene (sec. IX).
Inoltre, frammenti d’antico presbiterio e alcuni medaglioni che si trovavano all’esterno dell’abside della basilica attuale.
Colonnine d’altare.
Capitelli.

sala-g

Sala H: frammenti di affreschi del secolo IX raffiguranti: Cristo tra i santi Pietro, Paolo, Processo e Martiniano (sulla volta in corrispondenza alla sala G),
Madonna e alcune sante (sulla volta dalla parte opposta), L’Agnello con i sette sigilli tra i santi Giovanni Battista, Giovanni Evangelista e altri (sull’arco in corrispondenza alla sala A).
Vi sono poi due fusti di colonne e un sarcofago pagano.
Alle pareti sono affisse le lapidi sepolcrali dei superiori generali carmelitani: Giovanni Battista Rossi († 1577). Cristoforo Martignoni († 1481). Nicola Audet († 1562) e Bernardino  Landuccio († 1523); e la lapide in memoria del beato Angelo Paoli († 1720), sepolto nella basilica.

sala-h

 

  • INDICAZIONI BIBLIOGRAFICHE


A. Silvagni, La Basilica di S. Martino, l’oratorio di S. Silvestro e il titolo costantiniano di Equizio, in Archivio della Reale Società Romana di Storia Patria, 34 (1912), 329-437.

R. Vielliard, Les origines du titre de Saint-Martin aux Monts à Rome, Roma-Paris, 1931.

J. B. Ward Perkins, The identification of the “Titulus Equitii”, appendice a Constantine and the origins of the Christian Basilica, in Papers of the British School at Rome, 22 (1954), 89-90.

E. Coccia, Il “Titolo” di Equizio e la basilica dei SS. Silvestro e Martino ai Monti, in Rivista archeologica cristiana, 39 (1963), 235-245.

B. M. Apollonj-Ghetti, Le chiese titolari di S. Silvestro e S. Martino ai Monti, in Rivista di archeologia cristiana, 37 (1961), 271-302.

G. Matthiae, in Chiese di Roma, Roma, 1964, I, 18-19.

R. Krautheimer – S. Corbett, S. Martino ai Monti, in Corpus Basilicarum Christianarum Romae, Città del Vaticano, 1967, III, 87-124.

J. M. Petersen, House-Churches in Rome, in Vigiliae Christianae, 23 (1969), 270-271.

E. Rodriguez-Almeida, Aggiornamento topografico dei colli Oppio, Cispio e Viminale secondo la Forma Urbis Marmorea, in Rendiconti della Pontificia Accademia Romana di Archeologia, 48 (1975-76), 263-278.

R. J. Loernetz, O. P., Actus Sylvestri: genèse d’une légende, in Revue d’histoire ecclésiastique, 70 (Louvain 1975), 426-439.

Altri recenti studi sul titolo di Equizio:
E. Boaga, il complesso titolare di S. Martino ai Monti in Roma, in Dalla chiesa antica alla chiesa moderna, a cura di M. Fois, V. Monachino, F. Litva, Roma 1983, pp. 1-17 (Miscellanea Historiae Pontificiae, vol. 50).
Caecilia Davis-Weyer and Judson J. Emerick, The early seixth-century frescoes at S. Martino ai Monti in Rome, in Romisches Jahrbuch fur Kunstgeschichte, 21 (1984), 1-60.



Tratto dall’elaborato:
IL TITOLO DI EQUIZIO E LA BASILICA DI S. MARTINO AI MONTI,
redatto a cura di Emanuele Boaga ,
per la Basilica Santi Silvestro e Martino ai Monti
Via del Monte Oppio 28 - 00184 ROMA
tel. 06-47.84.701 - fax 06-47.84.70.63
e-mail: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.
Parrocchia del Settore Centro - Prefettura V - Rione Monti - 1º Municipio
Titolo presbiterale: Card. Kazimierz NYCZ
Affidata a: Carmelitani (O. Carm.)
Attuale Parroco:P. ADRIAN GHIURCA (O. CARM.)

 

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