Vangelo - San Giovanni
Introduzione
Giovanni, l’Apostolo che Gesù amò di preferenza, era il fratello di quel Giacomo Apostolo che fu fatto decollare[decapitare] da Erode dopo la passione del Signore.
Scrisse ultimo fra tutti l’Evangelo, essendone stato pregato dai Vescovi dell’Asia.
Lo scrisse per opporsi a Cerinto e ad altri eretici e specialmente contro le dottrine degli Ebioniti che asseriscono il Cristo non essere mai esistito prima di Maria.
Ecco perché fu costretto ad esporne la divina generazione.
Ma vi fu anche un altro motivo che lo indusse a scrivere.
Avendo letto i volumi di Matteo, di Marco e di Luca, e avendone approvati i racconti e attestato che essi avevano narrato cose vere, osservò che si erano limitati a narrare la storia del solo anno che decorre dalla prigionia di Giovanni alla passione e morte del Signore.
Tralasciando quindi l’anno del quale le vicende erano state narrate dai tre, egli si assunse di raccontare quanto era stato fatto durante il periodo precedente, prima che Giovanni fosse messo in prigione: il che è manifesto a chiunque prende a leggere con diligenza i quattro Evangeli, e va particolarmente avvertito da chi si studi di eliminare ogni discrepanza tra Giovanni e gli altri evangelisti.
…Nel X anno, durante la seconda persecuzione dopo Nerone, quella che ebbe per autore Domiziano, trovandosi egli relegato nell’Isola di Patmos, scrisse la Apocalisse, che venne interpretata da parte di Giustino e di Ireneo.
Ucciso poi Domiziano e annullati, durante l’impero di Nerva e per ordine del senato, gli atti ispirati a sola crudeltà, Giovanni fece ritorno a Efeso, dove visse fino ai tempi di Traiano imperatore e dove fondò e resse tutte le Chiese dell’Asia.
Finalmente in età decrepita nell’anno 68 dopo la passione e morte del Signore, morì e venne sepolto presso quella stessa città.
(San Girolamo: cpt. IX del libro “De viris illustribus”).