Chiunque mi avrà rinnegato davanti agli uomini sarà rinnegato davanti agli Angeli di Dio.
Intanto la folla essendo cresciuta in modo straordinario al punto di urtarsi gli uni agli altri, egli cominciò a dire, prima ai suoi discepoli: «Guardatevi dal lievito dei Farisei che non è che ipocrisia. Ora nulla vi è nascosto che non debba essere rivelato, né segreto che non debba essere conosciuto. Per questo tutto ciò che avete detto nascosti nelle tenebre sarà ridetto in piena luce: e quello che avete raccontato all'orecchio nei nascondigli della casa sarà diffuso sui tetti.
Vi dico poi, o amici miei: Non temete quelli che uccidono il corpo e fatto questo altro di più non vi possono fare. Vi indicherò io chi dobbiate temere: Temete colui che, dopo avervi tolto la vita, ha il potere di precipitarvi nella Geenna. Sì, vi dico, costui temete. Cinque passeri non si vendono forse per due assi? Eppure uno solo di essi non è dimenticato dinanzi a Dio. Ma fino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non temete: voi valete ben più di molti passeri.
Vi dico ancora: Chiunque mi avrà confessato davanti agli uomini, il Figlio dell'uomo lo confesserà pure davanti agli Angeli di Dio. E chiunque mi avrà rinnegato davanti agli uomini sarà rinnegato davanti agli Angeli di Dio.
E chiunque parlerà male del Figlio dell'uomo riceverà perdono; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non riceverà perdonato.
Quando vi condurranno nelle sinagoghe o davanti ai magistrati e alle autorità, non affannatevi a cercare come o qualmente vi difenderete o che dovrete dire; perché lo Spirito Santo vi insegnerà nel momento stesso quello che convenga che voi diciate».
Chi tesoreggia per sé non arricchisce in vista di Dio
Allora qualcuno della folla gli disse: «Maestro, dì a mio fratello che divida con me l'eredità». Ma a lui egli rispose: «Uomo, chi mi ha posto vostro giudice o vostro spartitore?».
Soggiunse poi alla folla: «Fate attenzione e guardatevi da ogni avarizia, perché se qualcuno è nell'abbondanza, la sua vita non consiste in quello che egli possiede».
E propose loro questa parabola: «La campagna di un tale dovizioso aveva prodotto esuberante raccolto; tanto che egli preoccupato si chiedeva: Che farò visto che non ho posto sufficiente per raccogliere i miei prodotti? E cos’ si rispose: Ecco quello che farò: Demolirò i miei granai e ne fabbricherò di più capaci e raccoglierò là tutti i miei prodotti e i miei beni, poi dirò all’anima mia: Anima, tu possiedi molti beni in riserva per molti anni; riposati, mangia, bevi, divertiti. Ma Dio gli disse: Insensato! questa notte ti ridomandano la tua anima; e quanto hai preparato di chi sarà? Così è di chi tesoreggia per sé e non arricchisce in vista di Dio».
Il vostro tesoro sta nel regno di Dio
E ai suoi discepoli soggiunse: «Perciò io ve lo dico: Non preoccupatevi per la vostra vita di quel che mangerete, né per il vostro corpo di quel che vestirete; perché la vita vale è più del nutrimento e il corpo è più del vestito. Considerate i corvi: essi non seminano, non mietono, non hanno dispensa né granaio e Dio li nutre. Quanto più valete voi che gli uccelli! Chi di voi a forza di pensare può aggiungere un cubito alla sua statura? Se voi dunque non potete fare neppure ciò che è il meno, perché siete preoccupati del resto? Considerate come crescono i gigli: essi non lavorano né filano; ma io ve lo dico: Salomone stesso, in tutto il suo splendore, non era vestito come uno di loro. Se dunque Dio riveste così nei campi l'erba che oggi è e domani sarà gettata nel forno, quanto più voi, uomini di poca fede! E voi non mettetevi alla ricerca di quel che mangerete o di quel che berrete, e non siate ansiosi; perché sono i popoli del mondo che si danno alla ricerca di tutte queste cose; ma il vostro Padre sa che ne avete bisogno. Invece cercate il suo regno e il resto vi sarà dato per di più. Non temete, o piccolo gregge; perché è piaciuto al vostro Padre di dare a voi il regno. Vendete quello che avete e fate elemosina. Fatevi delle borse che non si logorano e un tesoro inesauribile in cielo, dove il ladro non si avvicina, e la tignuola non consuma; perché ove è il vostro tesoro, là pure sarà il vostro cuore».
Siano cinti i vostri fianchi e le vostre lampade accese, e voi siate simili a coloro che aspettano il loro padrone, quando tornerà dalle nozze, per aprirgli appena giungerà e picchierà. Beati quei servi, che il padrone al suo arrivo troverà vigilanti; ve lo assicuro, egli si cingerà, e fattili adagiare a mensa, si presenterà per servirli. E se venendo alla seconda o alla terza vigilia li trovasse così, sono beati quei servi! Questo però sappiate, che se il padrone di casa conoscesse a che ora viene il ladro, starebbe desto per non lasciare forzare la casa. Voi pure state preparati perché non sapete a che ora il Figlio dell'uomo deve venire».
Allora Pietro domandò: «Signore, è per noi che dici questa parabola, o anche per tutti?» E il Signore disse: «Qual’è dunque l'intendente fedele, prudente, che il padrone metterà su tutti i suoi domestici per distribuire loro al momento opportuno la razione di frumento? Fortunato quel servo che il suo padrone al ritorno trova operante così! Perché vi dico in verità, che egli lo proporrà all’amministrazione di tutte le sue sostanze. Ma se quell’intendente dicesse in cuor suo: Il mio padrone tarda a venire, e cominciasse a battere i servi e le serve e a mangiare e bere e ubriacarsi, il padrone di lui verrà nel giorno che non s'aspetta e nell'ora che non sa; e lo farà straziare e lo porrà fra gli infedeli».
Ora quel servo che ha conosciuta la volontà del suo padrone e non ha preparato né ha agito secondo la sua volontà, sarà flagellato aspramente; ma chi non la conosce e intanto agisce in modo biasimevole sarà flagellato meno aspramente. Molto si esigerà da colui al quale è stato molto dato; da quello poi a cui sarà stato affidato molto, si domanderà di più. Sono venuto a gettar fuoco sulla terra e quanto desidero che sia già acceso! Ma io devo ricevere un battesimo e come sono angosciato finché non sia compiuto!
Credete che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, io vi dico, ma la discordia. Perché d'ora innanzi in una sola casa cinque persone saranno divise, tre contro due, e due contro tre; saranno divisi il padre contro figlio, il figlio contro il padre; la madre contro figlia e la figlia contro la madre; la suocera contro la nuora e la nuora contro la suocera».
E diceva anche alla folla: «Quando vedete una nube levarsi dal tramonto subito dite: Viene la pioggia; e così succede; e quando sentite soffiar lo scirocco, dite: Farà caldo, e avviene così. Ipocriti, sapete distinguere l'aspetto del cielo e della terra; e come mai non sapete discernere il tempo in cui siamo? E perché mai non distinguete da voi stessi quel che è giusto? Inoltre quando col tuo avversario vai dal magistrato studiati di accordarti con lui durante la strada, per paura che non ti consegni al giudice, che il giudice ti metta nelle mani dell’esattore, e l’esattore ti getti in prigione. Io te lo dico: Non uscirai di là, finché tu non abbia pagato sino all'ultimo spicciolo».
Brano del Ss. VANGELO,
tratto dall’Edizione esclusiva
della Congregazione “Servi dell'Eterna Sapienza” Bologna.
Traduzione di P. Fr. Enrico M. G. Genovesi O.P.