In memoria ad Antonio Gelsomino
Thursday, November 21, 2024

Signore insegnaci a pregare

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Signore, insegnaci a pregare.

Stando egli un giorno in un luogo a pregare, quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli!».
Egli disse loro: «Quando pregate, dite: Padre, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; da’ oggi a noi il nostro pane quotidiano; e rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo a ogni nostro debitore; e non c’indurre in tentazione».
Poi continuò: «Se qualcuno di voi ha un amico e va a trovarlo a mezzanotte e dice: Amico, prestami tre pani, perché uno dei miei amici mi è arrivato da un viaggio e io non ho nulla da offrirgli, e colui risponde dal di dentro: Non mi importunare, la porta è già chiusa e i miei figli sono a letto con me; io non posso alzarmi per accontentarti: pure io vi assicuro che, perseverando quegli a battere, l’altro, se non si levasse per darglieli a motivo che trattasi di un amico, si leverà almeno per la di lui insistenza, e gliene darà quanti saranno necessari. Così io dico (pure) a voi: Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; picchiate e vi sarà aperto; perché chi chiede riceve; chi cerca trova; a chi picchia viene aperto.  E qual padre tra di voi darà un sasso al figlio che chiede un pane? O se chiede un pesce gli darà un serpente? O se domanda un uovo gli darà uno scorpione? Se dunque voi, così cattivi come siete, sapete dare ai vostri figli delle cose buone, quanto più il Padre del Cielo darà lo Spirito Santo a coloro che lo pregano?».


Ora Gesù stava cacciando via un demonio che era muto; e avvenne che appena il demonio uscì fuori, il muto parlò e le turbe furono prese dallo stupore.
Ma alcuni di loro dissero: «E' per Beelzebub, il principe dei demoni, che scaccia i demoni».
Altri invece, per tentarlo, gli domandavano un segno dal cielo.
Ma egli, visti i loro pensieri, disse loro: «Ogni regno diviso entro se stesso sarà devastato, e le case cadranno l’una sull'altra. Se dunque anche Satana è diviso contro se stesso, come potrà durare il suo potere? Perché voi dite che io caccio i demoni col potere di Beelzebub. Ma se io caccio i demoni per Beelzebub, per chi li cacciano i vostri figli? Perciò essi stessi saranno i vostri giudici. Se invece io scaccio i demoni per il dito di Dio, evidentemente il regno di Dio è giunto fino a voi. Quando un uomo forte se ne sta armato a guardia dell’entrata del suo palazzo, è sicuro quanto egli possiede. Ma se sopravviene qualcuno più forte di lui che lo vince, gli toglie tutta l'armatura in cui aveva posta ogni sua fiducia e ne distribuisce le spoglie. Chi non è con me, è contro di me; e chi non accumula con me, dissipa. Lo spirito impuro, quando è uscito dall'uomo, percorre luoghi aridi cercando riposo e non trovandone dice: Ritornerò nella mia casa di dove sono uscito. E venendo la trova spazzata e adorna. Allora se ne va e conduce sette altri spiriti peggiori di lui, e così vi entrano e vi rimangono, onde l’ultimo stato di quell'uomo diviene peggiore del primo».
Mentre egli parlava così, una donna alzando la voce di mezzo la folla gli disse: «Beato il seno che ti portò, e le mammelle che succhiasti». Ma egli soggiunse: «Beati piuttosto quelli che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica».

Questa generazione è una generazione perversa

E poiché la folla sempre più aumentava, egli cominciò a dire: «Questa generazione è una generazione perversa; domanda un segno, ma non le sarà dato altro segno che il segno di Giona.  Perché, come Giona fu un segno per i Nìniviti, così il Figliuolo dell'uomo sarà un segno per questa generazione. La regina del Mezzogiorno si leverà nel giudizio con gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella è venuta dagli estremi confini della terra per udire la sapienza di Salomone; ed ecco qui uno che è da più di Salomone. I cittadini di Nìnive sorgeranno nel dì del giudizio contro questa generazione e la condanneranno, perché essi fecero penitenza per la predicazione di Giona; ed ecco qui uno che è maggiore di Giona.semenza

Lampada del tuo corpo è il tuo occhio

 

«Nessuno accende una lampada per metterla in un nascondiglio o sotto il moggio, ma sul candeliere affinché quelli che entrano vedano la luce. Lampada del tuo corpo è il tuo occhio. Quando l’occhio è semplice, anche tutto il tuo corpo è illuminato; ma se è difettoso, anche il tuo corpo è nelle tenebre. Osserva dunque attentamente se la luce che è in te non sia invece tenebre. Se dunque tutto il tuo corpo è illuminato, non avendo parte alcuna nelle buio, sarà tutto intero illuminato, come quando la lampada col suo splendore t’illuminerà!».



Egli parlava ancora ed ecco che un Fariseo l‘invitò a desinare con lui; e entrato si adagiò a tavola. Ciò vedendo, il Fariseo si meravigliò che prima del pranzo non si fosse lavato. Ma il Signore gli disse: «Dunque voi, Farisei, purificate il di fuori del calice e del piatto, mentre il vostro interno è pieno di rapine e di malvagità.  Insensati! Chi ha fatto l'esterno non ha forse fatto anche l'interno?  Tuttavia date in elemosina ciò che vi avanza, e così tutto è puro per voi. Ma guai a voi, o Farisei, che pagate la decima della menta, della ruta e di ogni specie di legumi, e non curate la giustizia e l'amor di Dio. Queste cose bisognava praticare senza trascurare le altre. Guai a voi, Farisei, perchè ambite i seggi d’onore nella Sinagoga e gli omaggi nelle piazze. Guai a voi, perché siete come sepolcri che non si vedono e sui quali si cammina senza accorgersene».
Allora uno dei dottori della legge prese la parola e gli disse: «Maestro, parlando a questo modo tu offendi noi pure».  Ma egli disse: «Guai a voi pure, dottori della legge, perché imponete agli uomini fardelli difficili a portare, mentre voi non li toccate questi fardelli neppure con la punta di un dito. Guai a voi, perché fabbricate tombe ai profeti mentre i padri vostri li uccisero. Dunque voi siete dei testimoni! e date il vostro consenso alle opere dei vostri padri: perché essi li uccisero, ma voi ne edificate i sepolcri. E’ per questo che la sapienza stessa di Dio ha detto: Manderò loro profeti e apostoli ed essi ne uccideranno e ne perseguiteranno; affinché si richieda a questa generazione il sangue di tutti i profeti, che è stato sparso dalla creazione del mondo in poi, dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccaria, ucciso tra l'Altare e il Santuario. Sì, io ve lo dico; sarà richiesto a questa generazione! Guai a voi, dottori della legge, che vi siete impadroniti della chiave della scienza: voi stessi non siete entrati e avete messo ostacolo a quelli che entravano».
E quando egli fu uscito di là, gli Scribi e i Farisei cominciarono ad essere terribilmente malcontenti di lui e l’opprimevano con molte domande tendendogli insidie, per sorprendere qualche parola dalla sua bocca e poterlo così accusare.


Brano del Ss. VANGELO,
tratto dall’Edizione esclusiva
della Congregazione “Servi dell'Eterna Sapienza” Bologna.
Traduzione di P. Fr. Enrico M. G. Genovesi O.P.

 

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