E’ permesso in giorno di sabato fare del bene piuttosto che fare del male?

Un’altra volta egli entrò nella Sinagoga: c'era là un uomo con una mano disseccata.
E lo spiavano se lo avrebbe guariva di sabato, per poterlo accusare. 
Allora egli disse all'uomo che aveva la mano disseccata: «Vieni qua in mezzo». 
Poi disse loro: «E' permesso in giorno di sabato fare del bene piuttosto che fare del male? Salvare la vita piuttosto che uccidere?»
Ma essi tacevano.
Allora fissando severamente lo sguardo su di loro, e rattristato per l’indurimento del loro cuore, disse a quell'uomo: «Stendi la tua mano!».
Egli la stese e la sua mano tornò sana. 
I Farisei, allontanatisi e unitisi agli Erodiani, complottarono contro di lui per trovare il modo di farlo morire.
Intanto Gesù si ritirò verso il mare coi suoi discepoli, e una folla numerosa lo seguì alla Galilea e dalla Giudea.
Da Gerusalemme, dall'Idumea, dalla Transgiordania e dai dintorni di Tiro e Sidone, essendosi udite le cose che faceva, vennero a lui in gran numero. 
Onde egli disse ai suoi discepoli di procurargli una barca perché non fosse oppresso dalla folla.
Infatti, siccome ne aveva guariti molti, tutti quelli che avevano qualche male, gli si pigiavano d’attorno per toccarlo.
E gli spiriti immondi, quando lo vedevano, gli si prostravano davanti a lui e gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio». 
Ma egli li ingiungeva loro fortemente che non lo facessero conoscere.

E stabilì che dodici stessero con lui.

Poi salì sulla montagna e chiamò vicino a sé quelli che volle; ed essi andarono a lui. 
E stabilì che dodici stessero con lui per poterli mandare a predicare.
E diede loro potere di guarire le malattie e scacciare i demoni.
Stabilì egli dunque i dodici: Simone, cui diede il nome di Pietro; poi Giacomo di Zebedeo e Giovanni, fratello di Giacomo, ai quali pose nome Boanerges, cioè figli del tuono; Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo di Alfeo, Taddeo, Simone lo Zelante, e Giuda Iscariota che poi lo tradì.
Tornarono essi poi in una casa, e la folla vi si raccolse di nuovo in modo che nemmeno riuscivano più a prendere cibo. 

E come può Satana scacciare Satana?

I suoi, avendo saputo ciò, uscirono per impadronirsi di lui, perché dicevano: «E' fuori di sé».
Inoltre gli Scribi venuti da Gerusalemme dicevano: «Egli è posseduto da Beelzebub e scaccia i demoni con l’aiuto del principe dei demoni». 
Ed egli, chiamabili a sé, diceva loro con similitudini: «E come può Satana scacciare Satana?  Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non può durare. E se una casa è in sé discorde, cotesta la casa non può sostenersi.  Se dunque Satana insorge contro se stesso ed è in sé diviso, egli non può durare, anzi è alla finire.  Ora nessuno essendo entrato nella casa dell’uomo forte può rubare le sue suppellettili, se prima non riesce a legare l'uomo forte; allora potrà depredarne la casa.  Vi dico in verità: Saranno perdonati ai figli degli uomini tutti i peccati, e quante bestemmie avranno proferito. Ma chiunque bestemmia contro lo Spirito Santo non avrà perdono, essendo colpevole di un peccato eterno». 
Poiché essi dicevano: «Egli ha uno spirito immondo».
Intanto sua madre e i suoi fratelli giunsero e fermatisi fuori lo mandarono a chiamare. E la folla era seduta attorno a lui e gli dissero: «Ecco, là fuori tua madre e i tuoi fratelli ti cercano». E rispose loro dicendo: «Chi sono mia madre e i miei fratelli?» E gettando lo sguardo su quelli che da vicino gli facevano corona disse: «Ecco la madre mia e i miei fratelli!  Chiunque fa la volontà di Dio questi è mio fratello, mia sorella, e mia madre».

Brano del Ss. VANGELO,
tratto dall’Edizione esclusiva
della Congregazione “Servi dell'Eterna Sapienza” Bologna.
Traduzione di P. Fr. Enrico M. G. Genovesi O.P.