LA NATURA CHE CI HA FATTO TUTTI UGUALI
COME DOBBIAMO COMPORTARCI CON GLI ALTRI UOMINI? QUAL'E' LA NOSTRA RISPOSTA, QUALI I NOSTRI PRECETTI? CHE NON SI VERSI IL LORO SANGUE? E' BEN POCA COSA NON FARE IL MALE A CHI SI DEVE FARE IL BENE? UN BELL'ELOGIO SI MERITA UN UOMO, SE E' BENEVOLO. NOI GLI PRESCRIVIAMO DI STENDERE LA MANO AL NAUFRAGO, DI INDICARE LA STRADA A CHI SBAGLIA, DI DIVIDERE IL PANE CON CHI HA FAME. PERCHE' ENUMERARE TUTTE LE COSE DA FARSI O DA LASCIARSI, SE IN UN SOLO E BREVE PRECETTO POSSO RINCHIUDERE TUTTI I DOVERI?
IL MONDO CHE TU VEDI, E CHE ABRACCIA IL DIVINO E L'UMANO, NON FORMA CHE UN CORPO UNICO E GRANDE, E NOI NE SIAMO LE MEMBRA. LA NATURA CI HA FATTO TUTTI UGUALI, FORMANDOCI DAGLI STESSI ELEMENTI E PER LO STESSO FINE, ISTILLANDOCI L'AMORE VICENDEVOLE E FACENDOCI SENTIRE IL BISOGNO DELLA SOCIETA'.
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ESSA HA STABILITO CIO' CHE E' GIUSTO E RETTO; A CHI VIOLAZIONE NUOCE PIU' A CHI FA MALE, CHE A CHI NE SOFFRE; E LA CUI OSSERVANZA FA TENDERE LE MANI PER RECIPROCO SOCCORSO. SIA SEMPRE SULLE NOSTRE LABBRA E DENTRO IL NOSTRO CUORE IL DETTO DEL POETA: "SONO UN UOMO; E NULLA DI UMANO MI E' ESTRANEO". LA SOCIETA' SI PUO' RASSOMIGLIARE AD UNA VOLTA CHE CERTAMENTE CADREBBE, QUALORA LE PIETRE, E QUANTO NE FA LA SOLIDITA', NON SI REGGESSERO A VICENDA.
SENECA, Lettere a Lucilio
Immagine:morguefile
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