In memoria ad Antonio Gelsomino
Sunday, December 22, 2024

Tesla e il Signore

Il frammento dell’opera teatrale “Il nostro Nikola Tesla” di Milica Novkovic. Scena dodici.


La luna sta illuminando il mondo.
Nikola Tesla si sta preparando per la partenza.

Arriva il Signore Tenebroso Una Forza.

SIGNORE: Signor Tesla, vedo che se ne sta andando via da solo e completamente dimenticato dal mondo? Posso accompagnarLa?

NIKOLA: E’ molto gentile da parte Sua!

SIGNORE: Mi consenta di avvicinarmi a Lei? Vorrei parlarLe.

NIKOLA: Dica!

SIGNORE: Lei ha dedicato tutta la sua vita alla scienza. Ha lavorato giorno e notte per consentire all’Umanità una vita migliore. Più volte, l’ho avvertita di non farlo, perché essi avrebbero utilizzato le sue scoperte non a fin di bene, ma sia contro loro stessi, e sia contro la natura, e Lei non mi ha mai dato ascolto. Gli ultimi anni della sua vita l’ha trascorsi in povertà, senza soldi, gloria e amici.

 

(Dal profondo del mondo si ode la voce dell’Umanità.)

UMANITA’: Non ascoltarlo, Nikola! Ciò non è vero!

NIKOLA: Continui!

SIGNORE: Ha pagato caro la sua disobbedienza! E dopo tutto ciò, ancora crede che io non esisto?

NIKOLA: Forse Lei esiste veramente! Ma a cosa mi è servito, quando non ha capito niente, così ora non posso condividere con Lei l’enorme felicità, che ha riempito la mia vita?

SIGNORE: Questa è una menzogna!

NIKOLA: Io non ho mai detto le menzogne, Signore! Già da ragazzino avevo capito la grande forza della verità e dell’amore.


SIGNORE: E' vero che ha realizzato un collegamento con altri mondi del cosmo?

NIKOLA: E’ vero.

SIGNORE: E ha scoperto i raggi della morte con i quali può lasciare segni visibili anche sulla
luna?

NIKOLA: Posso.

SIGNORE: Quanto visibili?

NIKOLA: Tanto che si possono vedere, a occhio nudo, dalla Terra.

SIGNORE: Signor Tesla, ammetto che l’ho fatta soffrire e fatto molto male, ma dimentichiamo tutto ciò che ci è stato! Allungherò la Sua vita, se mi rivela il segreto.

NIKOLA: Mi dispiace, ma il mio tempo è scaduto!

SIGNORE: All'umanità ha lasciato così tanti beni! Dia qualcosa anche a me per ricordo! Una
cosina.

NIKOLA: Non mi occupo delle cosine, Signore!

SIGNORE: Almeno un piccolo raggio di luce.

NIKOLA: Se aveste avuto un atteggiamento migliore nei miei confronti, l’avrei fatto con piacere. Comunque, per ricordo Vi farò una firma sulla luna.

(Nikola se ne andato, e nel buio totale un fulmine ha attraversato il cielo. Quando la luna ritorna, arriva l'Umanità con un mazzo di fiori.)

UMANITÀ: Nikola, dove sei?

(Dalle profondità del cosmo si udiva la sua voce.)

NIKOLA: Sono qui.
(Si accende una piccola lampadina. Signore Tenebroso Una Forza sta tentando di spegnerla, ma non ci riesce.)

UMANITÀ: Nikola, perché ci hai lasciato?  Nessuno ci potrà mai amare come te!

NIKOLA: Non è vero! Molti Vi ameranno ancora!

UMANITÀ: Ci dispiace per tutte le cose terribili che Ti abbiamo fatto, e per le volte che siamo stati ingrati. Cercheremo di essere migliori, e ricorderemo sempre le tue parole.

NIKOLA: Quale mie parole?
(La luce si spegne. L’Umanità apre il libro e legge.)

UMANITÀ: Grande è l'uomo che con i suoi doni e le sue capacità mentali proietta altre persone che, come l’ape coglie il miele, raccoglie la conoscenza e rivela nuove verità, e tutto cura con amore per l'umanità, per aiutarla a superare i guai che la pressano: la paura, la fame, l'ignoranza e la malattia. Non sono grandi coloro che fanno sottovalutare l'uomo, ma quelli che lo fanno tirare su, che arricchiscono la sua eredità spirituale e in questo modo contribuiscono alla sua felicità!

NIKOLA: Queste sono belle parole e dovrebbero essere messe in pratica, ma non esageriamo!

UMANITÀ: Non ci sono parole per ringraziarLa per tutto ciò che ha fatto per noi. (Tutti Ti
sono grati.) Grazie!

NIKOLA: Buona notte e dormite bene!

UMANITÀ: Buona notte, al nostro caro Nikola!

NIKOLA: Che cosa sta aspettando, Signore?

SIGNORE: Io aspetto di vedere la promessa mantenuta.

NIKOLA: Ah, naturalmente! Le promesse si devono mantenere.
(La lampadina si spegne, e lentamente, sulla luna s’incide il nome di Nikola Tesla).

SIGNORE: Hai dimenticato di dire anche a me, buona notte. E se non fossi stato io, Signore Tenebroso Una Forza a torturarlo e perseguitarlo, lui forse non avrebbe fatto ciò che ha fatto. Le persone sono ingrate. Comunque, questo era Nikola Tesla un uomo per tutti i tempi! Mi mancherà molto!
(Il Signore Tenebroso Una Forza Oscuro  piange amaramente).

(Dalla luna si sente il miagolio di un vecchio gatto.)

GATTO: Miauuu!

SIGNORE: Sciò!
(A Smiljane si ode l’eco delle campane della chiesa.)

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