ll gallo è associato al fuoco, al sole, alla rinascita. Rappresenta il simbolo dell’alba e del risveglio, dell'attività, della vigilanza.
Si ritiene che quando il gallo canta all’alba allontana gli spiriti maligni. Nell'antica Grecia, Asclepio (divinità che rappresenta morte e rinascita) associava il gallo al sole (rosso, Apollo, il dio del sole) e il nero alla malavita (Ade, dio degli inferi). Tale ambivalenza di valori che ricopre sia la vita che la morte, porta al fatto che il gallo è il simbolo della potenza sessuale.
In Cina, esisteva un'immagine di "gallo celeste”, l’uccello dell'alba.
Tre volte durante il giorno in cui canta: al mattino, quando il sole si bagna nell’acqua del mare, a mezzogiorno quando è al suo zenit ed, al tramonto. Questo gallo è considerato l'antenato dello yang, l'universo maschile. Inoltre, l'immagine del gallo rosso è stato utilizzato in Cina come un talismano contro gli incendi.
Il gallo è associato al sole come il guardiano che tutto vede e non gli sfugge niente, e per questo motivo è vivo in molte tradizioni, ed è vigile, la sua immagine si trova sui tetti, sulle banderuole, sugli scrigni porta gioielli.
Nel cristianesimo, il ruolo speciale del gallo si riferiva all'episodio evangelico del canto all’alba, che causò il pentimento di Pietro previsto da Cristo. Inizialmente visto come un segno di rimorso, e più tardi nella tradizione medievale la figura di un gallo fu vista come immagine di vigilanza, veglia spirito, anelito di forza spirituale incorruttibile e duratura. Il gallo è diventato un simbolo d'illuminazione, dal momento che si sveglia all'alba accogliendo con favore il sole - Cristo. Allo stesso tempo, il gallo, soprattutto nero, a volte è considerato un simbolo del diavolo. Secondo lo Zohar, il gallo canta tre volte prima che l'uomo muoia. Il gallo come segno dell'approssimarsi della morte.