In memoria ad Antonio Gelsomino
Thursday, September 19, 2024

Il suino - simbologia

suino

Animale sacro

L’intelligente maiale, da qualche tempo, ha una simbologia negativa: il non corretto valore, l'ignoranza e l'avidità.
Nel mondo antico, tuttavia, il suino era visto come un simbolo di fertilità; e in Egitto come un animale sacro a Iside, alla dea dell'agricoltura Cerere e Demetra in Grecia e a Roma.
Gli indiani d'America hanno percepito il maiale come il portatore di pioggia, che feconda la terra.
Dai Celti, questo era simbolo di forza e amore, di fertilità, buona fortuna e prosperità, e consacrato alla dea del maiale Ceridwen, "Bianca vecchia"; e, alla madre della dea della Luna e della fertilità Theia, che allattava le divinità al suo seno.

 


Per gli indù, il suino rappresenta l'aspetto femminile di Vishnu - Vajravarahi. Il maiale nero, al contrario, è inquietante; invece, in Egitto è un animale sacro a Seth, dio del deserto, delle tempeste e degli stranieri.
Nel Buddismo, il maiale si trova nel centro della ruota dell'esistenza e rappresenta l'ignoranza - una delle tre illusioni che impediscono a una persona di arrivare alla pienezza della vita (fine ultimo della stessa).
Come pure, nell’ebraismo e nell’islam, il maiale è un animale impuro, infatti, gli ebrei e i musulmani non mangiano carne di maiale.
I cristiani lo vedono come un vile, una creatura rude, un simbolo dei peccati carnali, e in particolare come espressione della golosità.
Il maiale può essere identificato con Satana, a causa dei "marchi del diavolo", impronte lasciate dalle zampe anteriori del suino.
Il dodicesimo segno dello zodiaco cinese è il maiale, incarnazione d’integrità. Alla stessa famiglia dei suidi, alla quale appartengono i maiali, appartiene il cinghiale, che per Greci, Celti e giapponesi simbolizza le caratteristiche positive della forza e della ferocità.
Per gli indù, Vishnu e Rudra erano i verri celesti.
Nella tradizione occidentale, invece, il cinghiale può anche afferire alla brutalità, alla lussuria e al peccato.

Il cinghiale e il maiale

 

Il cinghiale, come la luna, è un simbolo solare.

Il cinghiale rappresenta la personificazione del sole, ed è associato alla mascolinità nelle sue manifestazioni estreme quali: l'aggressività, il coraggio, la lotta, la sete di sangue, l'intemperanza, la gola, l'immoralità e la dissolutezza.
Il “maiale bianco” era considerato un animale lunare, associato alla femmina ed alla fertilità.
Per i celtici il simbolo del cinghiale esprimeva valori positivi.
Quest’animale era considerato l'incarnazione del coraggio e dell’altruismo.
Gli scandinavi, credevano che il cinghiale avesse prodigiose abilità, perciò indossavano gli elmi con incisa l'immagine del cinghiale, o la maschera dell’animale, affinché, i soldati sul campo di battaglia godessero della loro protezione.

Il guerriero, che indossava un elmo speciale o la maschera di cinghiale, passava sotto la tutela della dea Freyja.
Nella tomba del defunto era posta la carne di cinghiale, perché si credeva che questa gli avrebbe fornito la forza sulla strada verso l’al di là.
Presso i greci, gli ittiti e la mitologia norrena, spesso prevale il motivo della trasformazione dell'uomo in cinghiale.
Così questi peccatori erano puniti per i loro misfatti.
Gli indiani dell’America meridionale avevano la convinzione che i suini, si trasformano in persone bestie per insultare il figlio di un dio o di un eroe.
I druidi associano il cinghiale all'incarnazione del potere spirituale, mentre il suo avversario, l'orso rappresenta il laico, il potere militare.
Forse, quest’associazione nacque, perché il cinghiale vive nella foresta, e conduce una vita appartata segreta che assomiglia a quella solitaria di un eremita.
Inoltre, i suini si alimentano di ghiande, frutto della sacra quercia, funghi e tartufi.

Animale dal carattere espressivo, nella mitologia indiana e nella leggenda brahmanica si racconta che Vishnu sottoforma di un cinghiale salvò la terra. Il demone Hiranyaksha, implacabile nemico degli dei, sprofondò la terra nell'oceano; ma il cinghiale Varaha uccise il demone e risollevò la terra dalle acque con le proprie zanne.
L'incarnazione femminile di Varaha è Vajravarahi (una delle forme femminili Buddha, nota anche come Vajradakini (Diamond Skywalker) o Vajrayogini (Diamond Athlete Spirituale).
Le suddette divinità femminili simbolicamente rappresentano la visione buddista, l'illuminazione va oltre qualsiasi identità sessuale.
Gli indù veneravano il cinghiale, quale fonte di vita e di fertilità.
In un’iconografia buddista, il cinghiale si trova al centro della ruota del samsara, quale simbolo dei peccati carnali, della passione e dell'ignoranza.
Nel cristianesimo, il simbolo del cinghiale ha un aspetto negativo.
Spesso, si associa alla ferocità, alla sfrenata forza cieca, alla crudeltà, alla lussuria e alla golosità.
E 'anche associato al diavolo e alle forze oscure del male.
Un episodio del Vangelo racconta d’esorcismo di Cristo.
Quell'uomo, posseduto da demoni, nel paese dei Geraseni, era costretto a vivere in caverne e a vagare per i monti in preda alla sua follia.

A Gesù che lo incontra e gli chiede il nome, risponde di chiamarsi “legione”, perché i demoni che lo possedevano erano molti.
Quei demoni, poi supplicano Gesù di essere mandati in mezzo ai maiali.
Furono accontentati, ma i maiali impazziti, si precipitarono nel lago, affogando (Cfr. Vangelo secondo San Luca e Marco).
Il maiale per gli ebrei e i musulmani rappresenta il male, il cibo proibito, ed il simbolismo è anche associato alla golosità, alla lussuria, all'aggressività sfrenata.
Tuttavia, il maiale è un simbolo della maternità, della prosperità e della ricchezza.
E' anche dedicato alla Grande Madre, che rappresenta sia la fertilità sia la voracità ed il più grande inganno della divinità femminile.

Cinghiali antichi Germani

Per gli dèi nordici Frejra e Freji, il cinghiale era considerato un animale sacro
Frejra chiamava il cinghiale soleggiato Gullinburstine, che si significa "dalle setole d'oro".
Freji utilizzava i cinghiali, Hildisvini, il suo amato branco; così, quest’animale era considerato un simbolo di protezione della dea, così come per gli affari militari e in amore.
I guerrieri di Odino, nel Valhalla, ogni giorno mangiavano del cinghiale Zehrimnira, e di notte dalle sue ossa di nuovo ricresceva la carne.

A caccia di cinghiali

La vittoria dell'eroe del cinghiale è un comune motivo mitologico.
Gli antichi culti collegavano rigorosamente il cinghiale con l'al di là.
Essi ritenevano che il sovrano del “regno delle tenebre” abbia sempre a disposizione, in abbondanza, carne di maiale, con la quale si nutre il popolo.
I celti credevano che i cinghiali inseguiti dai cacciatori, potessero condurre questi nel regno dei morti.
I Romani associavano il cinghiale al dio Mercurio, ritenuto l’accompagnatore delle anime nel regno dei morti.



I pastori

Nell’antichità, coloro che si occupavano dei bovini erano persone molto rispettate nell’ambito delle comunità. 
Si pensava che i pastori avessero poteri segreti, che consentivano loro di stabilire un contatto con gli animali.
Inoltre, si credeva che i pastori divini, i governanti e i protettori degli animali fossero dotati della capacità d’addentrarsi nell'al di là.

I Misteri eleusini

A Eleusi in Attica, gli antichi Greci erano soliti organizzare una festa religiosa, in onore della dea Demetra e di sua figlia Persefone.
Demetra è l'ipostasi della Dea Bianca, simbolo della fertilità femminile, della fioritura e della vita.
I “Misteri eleusini” si svolgevano nel mese di settembre, con nove giorni di celebrazioni durante i quali si rappresentano il mito del ratto di Persefone, strappata alla madre Demetra da Ade, re degli inferi.
Questi tendevano alla purificazione spirituale, e rappresentavano la sofferenza e la sua tragedia, nonché un momento di consacrazione.
Nella rappresentazione dei Misteri, inoltre, Demetra è la dea della fertilità.

 

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