Due mesi di sospensione dall’insegnamento e dallo stipendio
Anno 2009_metà Settembre
A metà Settembre, la LIDU, che, in tema di religione, si è sempre pronunciata secondo quanto specificamente e storicamente “testificato” nei Diritti Universali dell’Uomo, ancora una volta, prende posizione in merito. Infatti, perfettamente in linea con la consolidata convinzione che deve essere bandita ogni tipo di discriminazione delle persone sulla base del loro credo, che la lezione di religione non deve essere obbligatoria e che, semmai, deve essere sostituita con una lezione di “Storia delle religioni”, prende netta posizione contro un grave provvedimento disciplinare, adottato, tra l’altro, con procedura d’urgenza, dal Consiglio scolastico del Liceo Scientifico “Righi” di Cesena, nei confronti dell’insegnante di Matematica Alberto Marani.
Nella fattispecie, il professore, “patentemente reo” d’aver addirittura sottoposto ai suoi alunni un quesito in cui si chiedeva loro se ritenevano utile proseguire nella prassi dell’insegnamento della religione, anziché sostituirla con un’ora d’insegnamento di altre materie (il quesito, tra l’altro, ha visto l’ipotesi, per così dire, “eretica”, prevalere con un 90% di “suffragi”), è stato sospeso dall’insegnamento e dallo stipendio per ben due mesi.
A fronte di questo, a nostro modesto parere, vero e proprio “misfatto” disciplinare, la LIDU, attraverso il duro comunicato-stampa che segue, non solo ha condannato l’iniquo provvedimento assunto dal “Consiglio d’Istituto”, ma, nella ipotesi che il “reo” voglia sporgere querela “riparatoria” contro la scuola, si è addirittura proposta, se esplicitamente richiesta, di sostenerne le ragioni in sede giudiziale e di corrispondergli, sempre se richiesta, le due mensilità di stipendio vergognosamente sottrattegli.
La Lega Italiana dei Diritti dell’Uomo (LIDU), che, com’è noto, vive esclusivamente di volontariato e dei contributi personali dei propri associati, al cospetto dell’atto di sostanziale prevaricazione e “prepotenza”, compiuto dalle autorità scolastiche di Cesena (due mesi di sospensione dall’insegnamento e dallo stipendio) contro il professore di Matematica Alberto Marani, “colpevole” d’aver proposto agli alunni del Liceo Scientifico “Righi”, “nientepopodimeno” che un quesito relativo al livello d’interesse nutrito per l’ora di religione, rispetto ad altre eventuali materie d’insegnamento, al termine d’una seduta dell’Esecutivo, convocata d’urgenza, ha deliberato, all’unanimità, quanto segue: “In veste di primo sodalizio costituitosi in Italia a presìdio dei Diritti dell’Uomo, questa associazione, nel mentre, per l’ennesima volta, ribadisce la propria critica motivata per il fatto che il nostro Paese, unico al mondo tra quelli a sedicente Democrazia avanzata, non solo stipendia gli insegnanti di Religione ma, addirittura, non può esercitare su di essi alcuna potestà gerarchica, perché totalmente sottratti alle “competenze” d’istituto, in quanto “imposti”, per legge, dalle Curie vescovili, nel prendere atto e stigmatizzare duramente il provvedimento adottato, s’impegna, se “richiesta”, a corrispondere all’”illuminato” docente (il quesito, da questi sottoposto alla scolaresca, ha visto prevalere la soluzione delle materie alternative con uno “scarto” percentuale di 90 a 10) l’importo degli stipendi “sottrattigli”.
Non solo, dando fondo alle scarsissime risorse di cui dispone, la LIDU s’impegna pure, qualora l’insegnante, sentendosi, comunque, moralmente “danneggiato”, intenda aprire contro le autorità scolastiche un contenzioso legale, sempre se richiesta, ad assisterlo gratuitamente, mettendogli a disposizione un autorevole “patrocinatore”.
Tratto dal documento della Lega Italiana
dei Diritti dell’Uomo Onlus:
Testimonianza
“Report 2008-2009”
Iniziative, documenti, prese di posizioni, deliberati,
lettere, ecc. in materia di diritti, nel biennio
curato da Gian Piero Calchetti e Sara Lorenzelli
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