DIRITTO DELL’IMPRESA, DEL LAVORO E NUOVE TECNOLOGIE
Premessa
Diligite iusitiam qui iudicas terram (Salomone) Amate la giustizia, voi che siete giudici in terra. Il sistema fiscale italiano ha come fondamento l'autodeterminazione dell'imposta da parte dei contribuenti. La normativa fiscale italiana è molto complessa e può creare terreno fertile per comportamenti elusivi da parte dei contribuenti stessi; con conseguente esponenziale aumento delle controversie col Fisco; il che ha reso necessaria la riforma di tutto il sistema di rapporti tra Amministrazione Finanziaria e contribuente .
Così si è venuto a consolidare un nuovo indirizzo normativo con riguardo alla riforma del contenzioso tributario in termini più generali, con riguardo poi ai principi di semplificazione e trasparenza delle norme, nonché degli adempimenti a carico dei contribuenti. Il diritto d'interpello, introdotto dall'art 21 della legge n.413/91, è uno strumento deflativo, basato sul dialogo, la trasparenza e la collaborazione con l'amministrazione finanziaria e si può affermare che è una delle più rilevanti novità degli ultimi anni per quanto riguarda i rapporti tra i contribuenti e il Fisco. Tale istituto ha avuto una partenza lenta ed è stato reso operativo attraverso i regolamenti di attuazione. Infatti, dopo sei anni della sua istituzione, nel 1997, i Decreti Ministeriali n.194/97 e 195/97 hanno disciplinato tutti gli aspetti del Comitato Consultivo per l'applicazione della norma antielusiva (D.M. 194) e i termini e le modalità da osservare per l'invio del parere alla Direzione generale e per la comunicazione al contribuente.
Con la successiva legge 27 luglio 2000, n.212, il diritto d'interpello si è ampliato con varie tipologie e con fattispecie sostanziali per le quali è possibile o doveroso presentare istanza all'amministrazione finanziaria. Nell’ordinamento tributario italiano, in attuazione della legge delega n.23 del 2014, l’istituto dell’interpello è stato radicalmente rivisitato, con l’intento di garantire maggiore omogeneità alla disciplina, individuando diverse tipologie di interpello suddividendole in interpello ordinario, probatorio, anti-abuso (con la riforma dell’abuso si dà la certezza del diritto) e disapplicativo con lo scopo finale di assicurare una maggiore tempestività nella redazione dei pareri. E’ stato previsto il ruling internazionale per i nuovi investimenti e gli accordi preventivi per le imprese che svolgono attività internazionali. La ratio degli istituti consiste nella possibilità per il contribuente di conoscere preventivamente i pareri dell’Amministrazione Finanziaria e rendere tutto il sistema più equo e trasparente.
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Andrea Melania Dott.ssa DUMITRU
UNIVERSITA’ TELEMATICA INTERNAZIONALE «UNINETTUNO»
Facolta’ Di Giurisprudenza
DIRITTO DELL’IMPRESA, DEL LAVORO E NUOVE TECNOLOGIE ELABORATO FINALE IN DIRITTO TRIBUTARIO IL DIRITTO D’INTERPELLO Statuto del contribuente presente nell'art 11 della legge 212/2000 come modificato dall'art 156/2015
Anno accademico 2020/2021