Alan Turing, matematico e crittografo inglese, è considerato il padre dei moderni computer.
A quattordici anni percorse con la bicicletta una strada lunga 100 km per arrivare a scuola all’inizio del primo semestre. Questa sua audacia fu riportata da tutti i giornali locali e questo suo entusiasmo si trasformò poi in un grande amore per la scienza e per gli esperimenti, una passione questa che poi lo seguirà per tutta la vita in ogni cosa che ha fatto. Christopher Mark fu il suo unico amico e con lui condivise la stessa visione e, secondo le dichiarazioni di Alan e anche degli altri che lo conoscevano, era il più dotato, purtroppo morì di tubercolosi nel 1930. Questo episodio fu determinante per il percorso personale di Turing e contribuì a dare al mondo un genio, uno dei più meritevoli per lo sviluppo dei computer.
Uno dei primi computer realizzati al di fuori degli Stati Uniti, venne impiegata per decodificare il famoso codice tedesco “Enigma”, ritenuto inviolabile dai nazisti.
Dopo la guerra Alan progettò i primi computer.
Purtroppo, mentre forniva la sua testimonianza riguardo ad un furto, Alan ingenuamente rivelò agli agenti di polizia di avere una relazione con un giovane della stessa città. Per questo fu accusato e umiliato dai media. Gli fu data la possibilità di scegliere tra il carcere e un anno di terapia ormonale con estrogeni. Lui scelse l’elettroterapia, che, a parere del giudice, avrebbe dovuto frenare la sua libido.
Il governo britannico gli ritirò subito il permesso di lavorare su progetti riservati e gli proibì di lavorare ai progetti di ricerca per lo sviluppo dei computer. La terapia lo rese impotente e obeso.
L’8 giugno del 1954 la donna delle pulizie trovò Turing sulla poltrona senza vita. Sul tavolo accanto a lui era appoggiata una mela mezza mangiata in cui era stato iniettato del cianuro. La spiegazione alla sua morte fu: suicidio!
Tuttavia, alcuni ipotizzano che sia stato liquidato dai servizi segreti britannici perché, se ricattato, avrebbe potuto rivelare dei segreti di Stato ad agenti stranieri.
Turing è noto anche per aver definito il test di intelligenza artificiale. L'obiettivo di questo test è determinare se la macchina sia davvero intelligente, o se si tratti solo di una simulazione. Finora, nessuna macchina è riuscita a superare il test di Turing, invece, degli essere umani sì.