In memoria ad Antonio Gelsomino
Friday, November 15, 2024

Il pensiero politico di Constant

pensiero-politico

La libertà degli Antichi e dei Moderni al tempo dei social network:

Benjamin Constant e J.J. Rousseau oggi

 

2. Constant

 

2.2 Il pensiero

La sua vita e la formulazione del suo pensiero si collocano dunque in un’età cruciale della storia contemporanea. Fino agli anni Settanta dello scorso secolo, si è ritenuto che il pensiero politico di Constant fosse maturato durante la Restaurazione; invece, come sopra illustrato, la maturazione è avvenuta negli anni del Consolato e del primo Impero, a ridosso dell’esperienza direttoriale e rivoluzionaria.

Il liberale di Losanna fu un personaggio molto discusso, anche perché per lungo tempo fu considerato un autore di scritti privi di un’effettiva base teorica e fu visto come un personaggio ambiguo, opportunista e incoerente. Le sue vicissitudini personali e le sue scelte politiche, prima fra tutte la collaborazione con Bonaparte durante i Cento Giorni dopo essere stato per dodici anni suo acerrimo nemico, contribuirono a svilire la sua riflessione politica nel corso del Novecento. Sia da parte della sinistra che, attraverso una lettura marxista, riduceva a mera maschera sovrastrutturale degli interessi borghesi il suo pensiero politico, sia da parte della destra che lo interpretava in modo ultraliberale e privatista.

Per lungo tempo è mancata un’analisi lucida dei suoi testi e uno studio del contesto in cui i suoi scritti sono stati concepiti. La scoperta dei Principes de politique ha permesso non solo una migliore conoscenza del pensiero di Constant, ma soprattutto ha portato alla luce un passaggio cruciale nella storia del pensiero politico.

Quest’opera rappresenta il primo tentativo di ripensare in maniera sistematica la teoria liberale dopo che gli eventi rivoluzionari hanno alterato irrimediabilmente i termini della questione “politica”. “Constant è il primo a rendersi conto che di fronte alla straordinaria accelerazione storica impressa dalla Rivoluzione francese il pensiero politico settecentesco è improvvisamente “invecchiato”: di qui la ricorrente polemica con i “grandi” del secolo precedente, Rousseau e Montesquieu”*.

Egli è consapevole che i concetti di libertà e di sovranità ereditati dal Settecento sono caratterizzati da gravi carenze di elaborazione teorica e pratica. Pertanto, egli rielabora e ridefinisce tali concetti, giungendo a distinguere nettamente tra la libertà adatta al mondo moderno (coincidente con un’ampia sfera di libertà individuali, accompagnate e sorrette dalla libertà politica) e libertà che caratterizzava il mondo antico (coincidente con la sovranità collettiva).

Negli ultimi anni il suo pensiero è stato rivalutato, grazie ai cambiamenti culturali conseguenti alla caduta del muro di Berlino, alla crisi del Marxismo e del Comunismo e al ritrovamento, negli anni Sessanta e Settanta del Novecento, dei già citati trattati inediti “ i Principes de politique applicables à tous les gorvernements” del 1806 e i “Fragments d’un ouvrage abandonné sur la possibilité d’une constitution républicaine dans un grand pays”, del periodo consolare-imperiale (1799-1814). L’analisi filologica e l’approfondito studio hanno consentito una più precisa ricostruzione della sua biografia e una più attenta considerazione della sua riflessione politica che può essere rappresentata nei due seguenti aspetti: la teoria del potere sviluppata attraverso la critica a Rousseau e la distinzione tra libertà degli Antichi e dei Moderni.

La sua intera esistenza fu guidata da un unico, grande ideale: la libertà. Un principio che cercò di affermare indipendentemente da tutto e senza badare troppo al regime politico, repubblicano o monarchico, ciò che importava era difendere l’individuo dai soprusi del potere, chiunque ne fosse il legittimo detentore. 

Stefano DE LUCA Constant B, Principi di politica , Rubbettino, Soveria Mannelli 2007, pag. 8.

 

Renata  Dott.ssa COVIELLO

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI NICCOLO’ CUSANO - TELEMATICA ROMA

FACOLTA’ DI SCIENZE POLITICHE

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE POLITICHE E DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI

TESI DI LAUREA:

“La libertà degli Antichi e dei Moderni al tempo dei social network: Benjamin Constant e J.J. Rousseau oggi”

ANNO ACCADEMICO 2017-2018

 

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