La libertà degli Antichi e dei Moderni al tempo dei social network:
Benjamin Constant e J.J. Rousseau oggi
2. Constant
2.3 La critica a Rousseau
Constant è il primo pensatore a individuare le grandi fratture storiche che hanno luogo con la Rivoluzione francese. Nel trattato Principes de politique del 1806, ridefinisce alcuni concetti-chiave della politica: espressioni come “sovranità popolare” e “libertà” erano state associate, a partire dall’epoca del Terrore, a una serie di misure atroci. Nel nome di quegli ideali erano stati inflitti “patiboli e prigioni” dal giacobinismo prima, dal bonapartismo poi.
Per Constant è importante analizzare e riformulare questi principi cogliendone sia l’aspetto teorico, attraverso l’“astrattismo” di pensatori come Rousseau e Montesquieu, sia le implicazioni e le conseguenze pratiche, attraverso il continuo riferimento ai fatti storici. “La dottrina roussoviana dell’autorité sociale”, espressione usata da Constant in sostituzione dei termini “sovranità” o “potere sovrano” utilizzati dal ginevrino, “può essere considerata da due punti di vista: il punto di vista della fonte, e quello dell’estensione di tale autorité”*.
Constant, del pensiero di Rousseau, analizza in modo particolare i due principi fondamentali sulla sovranità: la fonte, da ricercare nella volontà generale, e l’estensione, come limiti all’esercizio della stessa.
*BARBERIS Mauro Benjamin Constant, Rivoluzione, costituzione, progresso, il Mulino, Bologna, 1988, pag. 274.
Renata Dott.ssa COVIELLO
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI NICCOLO’ CUSANO - TELEMATICA ROMA
FACOLTA’ DI SCIENZE POLITICHE
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE POLITICHE E DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI
TESI DI LAUREA:
“La libertà degli Antichi e dei Moderni al tempo dei social network: Benjamin Constant e J.J. Rousseau oggi”
ANNO ACCADEMICO 2017-2018