La libertà degli Antichi e dei Moderni al tempo dei social network: Benjamin Constant e J.J. Rousseau oggi
- Prefazione
La scelta di trattare La libertà degli Antichi e dei Moderni al tempo dei social network: Benjamin Constant e J.J. Rousseau oggi è stata dettata non solo da un bisogno civile, in quanto considero un diritto/dovere la partecipazione alla vita politica, ma anche da una prioritaria emergenza pedagogica, quella di educare le nuove generazioni ad una cittadinanza attiva, nel mondo del Web.
Tra i tanti filosofi che hanno trattato il concetto di democrazia, di rappresentatività e/o di sovranità popolare, sin dall’antica Grecia ad oggi, sono stati scelti Rousseau e Constant per le seguenti motivazioni:
Il principio espresso nel Contratto Sociale di Rousseau: “l’uomo è nato libero e ovunque si trova in catene”;
Il concetto di “sovranità popolare” di Rousseau e l’identificazione del sovrano con gli interessi dei membri della comunità: “ora, essendo il sovrano formato solo dai singoli che lo compongono, non ha né può avere interessi contrari ai loro; di conseguenza, il potere sovrano non ha alcun bisogno di offrire garanzie ai sudditi, perché è impossibile che il corpo voglia nuocere a tutti i suoi membri”;
Constant, attraverso le differenze tra gli antichi e i moderni, giustifica la sua critica ai due principi fondamentali di Rousseau: la volontà generale e l’estensione dell’autorità sociale;
La rivoluzione informatica, con in particolare la diffusione dei social network, ha riportato, con tutta la sua importanza, l’esigenza di confrontarsi con il concetto delle due libertà di Constant: le libertà civili dette anche libertà “negative” o libertà “private” (quella dei moderni) da intendere come indipendenza, e la libertà politica detta anche libertà “positiva” o pubblica (quella degli antichi) intesa come partecipazione;
Il concetto di partecipazione teorizzato dai due filosofi confrontato con le nuove forme di partecipazione o, meglio, i nuovi strumenti tecnologici a disposizione dei cittadini attraverso i quali gli stessi partecipano, o pensano di partecipare, ai processi democratici, e le conseguenze dell’utilizzo di questi nuovi strumenti.
Proprio da quest’ultimo aspetto, si reputa prioritario formare le nuove generazioni ad un uso consapevole del Web e ad una cittadinanza attiva proprio per evitare la fascinazione verso la “partecipazione diretta”, incoraggiata da piattaforme informatiche politiche che alimentano il miraggio che ogni membro di tutto il corpo sociale possa avere un’influenza reale sulle decisioni legislative.
Renata Dott.ssa COVIELLO
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI NICCOLO’ CUSANO - TELEMATICA ROMA
FACOLTA’ DI SCIENZE POLITICHE
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE POLITICHE E DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI
TESI DI LAUREA:
“La libertà degli Antichi e dei Moderni al tempo dei social network: Benjamin Constant e J.J. Rousseau oggi”
ANNO ACCADEMICO 2017-2018