Contenuto personale della patria potestas
La patria postestas, dal punto di vista personale, si concretizzava su tutti i sottoposti attraverso facoltà, o poteri di decisione, molte volte adottati anche in modo arbitrario: ius vitae ac necis, ius vendendi, ius noxae dandi, ius tollendi, ius exponendi, una serie di poteri originariamente ed assolutamente indiscussi, perpetrabili dall’unico esecutore degli stessi, il pater familias. Questo elenco di diritti sottolinea la natura assoluta della patria potestas, sebbene nell’evoluzione storia essa perdesse la sua intensità: la legislazione giustinianea fu esplicitamente affermato che la “patria potestas, in pietate debet non atrocitate consistere”* .
Il pater, essendo titolare della patria potestas sul gruppo familiare, poteva a suo arbitrio e fino al periodo imperiale classico, decidere di mantenere ed allevare la sua prole oppure di esporla; poteva vendere o consegnare i soggetti, posti sotto la sua potestà, alla vittima di un illecito, per esimersi dalla responsabilità della quale avrebbe dovuto rispondere personalmente, anche per il solo fatto che l’illecito fosse stato consumato da un membro della sua famiglia; poteva infliggere pene corporali fino all’estrema decisione di ucciderli.
Dal periodo di Augusto cominciarono ad affiorare nuovi principi in base ai quali la patria potestas cominciò ad avere una nuova configurazione che permise di smussare l’arbitrio, fino ad allora esercitato dal pater familias, grazie all’evoluzione sociale e giuridica e ai nuovi principi etici che cominciavano ad espandersi .
- Salvatore Terranova - Noto
* Dig. 48,9,5.