Gran parte del nostro comportamento è appreso e si manifesta attraverso modi abitudinari.
Ciò che abbiamo imparato, tuttavia, lo possiamo anche non ricordare. I nostri automatismi sono, comunque, modificabili. In ciò, è celata una delle più interessanti possibilità concretizzabile attraverso l’autoipnosi.
Mediante questa, possiamo modellare la nostra personalità, a secondo dei nostri desideri e così tendere al raggiungimento dei nostri ideali obiettivi. La signora Benner soffriva, abitualmente, di un forte mal di testa, così devastante da renderle la vita infernale. Era una donna interessante, bella e spiritosa e che, inconsapevolmente, diventava il centro dell'attenzione, durante qualsiasi evento o manifestazione della società a cui prendeva parte. Non era mai stata malata, ma quando si presentava il mal di testa, le procurava un insopportabile dolore.
Benché sporadici, quando si presentavano quest’attacchi d’emicrania, aveva preso l’abitudine di sopportarli con santa pazienza. Le cose cambiarono quando incontrò il professor Benner, che peraltro, ha sposato. Quest’affascinante uomo, è motivo d’invidia da parte delle sue amiche, non solo perché ha partecipato e vinto numerosi campionati di tennis, ma anche per l’acclarata reputazione internazionale di valente neurologo. Uomo colto, spiritoso, affascinante, grande conversatore, molto amato e stimato nella società. Ovunque si recasse, era accompagnato dalla sua bella moglie.
Tuttavia, a causa della brillante personalità, il dottore era il centro d’attenzione in ogni pubblica occasione; e così questo fatto è la principale causa di tensione tra la coppia. Ogni qual volta durante le liete e serene manifestazioni pubbliche, in cui tutti i presenti ascoltavano, con interesse, le narrazioni del professor Benner, alla signora si manifestavano forti mal di testa che, verosimilmente, non le consentivano di poter restare in piedi.
Così, il marito, giocoforza, la accompagnava a casa. Giunti a casa, l’emicrania svaniva in breve tempo. Quando questi improvvisi mal di testa ebbero una frequenza maggiore, il professor Benner ne intuì la motivazione. La moglie, prima di sposarsi, era abituata ad essere al centro dell'attenzione e tutti l'ammiravano e lodavano. La sua bellezza e intelligenza le consentivano, senza alcun sacrificio, di raggiungere questo intimo obiettivo. Quando il marito l’aveva sostituita nel ruolo, ha provato a recuperare la sua precedente posizione con il mal di testa, che le consentiva di essere ancora al centro dell’attenzione.
Ma il mal di testa, non le permetteva di continuare a partecipare agli eventi ed incontri sociali. Così, a se stessa non doveva ammettere che non era più al centro dell’attenzione. La risvegliata vanità non le concedeva di ammettere la sconfitta. I coniugi giunsero a litigare con violenza, perché la moglie non accettava la cosa. La signora Benner offesa si era rinchiusa in se stessa, e il professor Benner, dopo un po’, notò che la moglie aveva iniziato a consumare bevande alcoliche. La donna, dopo ogni scontro e attacco, con il marito, ritenuto ingiusto cercava di dimenticare bevendo. Certamente non si limitava al consumo di solo un bicchiere.
Beveva sempre di più, e non raramente, era ubriaca per l’intero giorno. Questa era la situazione quando mi ha contattato il professor Benner. Siamo amici di vecchia data e qualche volta abbiamo ripetutamente discusso su argomenti scientifici che inquadravamo sotto ottiche e parametri diversi. Benner, mi ha chiesto di aiutare la moglie che ha rifiutato ogni sua proposta. Ci siamo accordati per consumare una cena insieme, durante la quale intendevo cercare di convincere la signora Benner, della necessità di sottoporsi ad un trattamento particolare di autoipnosi.
Fu più facile di quanto mi aspettassi, infatti, durante la prima fase della terapia, la signora mi rivelò che segretamente aveva già cercato, da sola, di superare le sua difficoltà. Abbiamo convenuto di risolvere per prima il problema cardine, la vanità. Lei felicemente, accettò di collaborare, così, questa prima parte del trattamento è durata poche settimane. Per rimuovere il mal di testa e stabilire la fiducia in se stessa, le ho proposto, di utilizzare auto-ipnosi.
Nel mio studio, insieme abbiamo creato un testo, che la signora Benner ha dettato sul nastro del registratore: “sono totalmente tranquilla. I miei muscoli sono molli e i nervi completamente rilassati e stanchi. Mi sento bene. Respiro con calma in modo uniforme e ad ogni respiro mi spingo nella pace più profonda, più profonda, ho la piacevole sensazione di affaticamento e di peso. Sento che sto diventando sempre più stanca. Sto diventando sempre più stanca - stanca. Una pace meravigliosa e molta fiducia mi circondano, sono intorno a me, come uno strato protettivo. Mi assecondano completamente. Niente è più importante. Lascio trascorrere il tempo. Tutti i problemi semplicemente si dissolvono, come se si fossero sciolti. Sono libera, completamente libera e mi sento molto bene. E' bello lasciarsi andare senza tempo. Sento molto chiaro che sto affondando sempre in profondità, sempre più profondamente nella pace profonda e amichevole. Ora sono completamente rilassata e snervata e mi sto aprendo completamente alle parole che seguono: sono completamente tranquilla. Sono perfettamente calma. Nel mio corpo si è diffusa una meravigliosa sensazione di pace e di armonia e nel profondo del mio cuore sono gioiosa e felice. La mia testa, in qualsiasi posizione, è libera e chiara. Il mio cuore batte con calma e in modo uniforme. La mia circolazione sanguina è costante e la digestione regolare. In ogni istante mi posso rilassare. La mia testa è sempre fredda e leggera. La parte posteriore della testa e le spalle sono morbide e sfiniti. Mi sento sempre felice quando sono cosi libera e svincolata. Sono felice di avere un marito così interessante e spiritoso. Di nuovo sento il mio corpo meravigliosamente rilassato. Dalla testa ai piedi mi pervade una gioia profonda, perché mi sento così bene. Di giorno in giorno sono sempre più rilassata”.
Le avevo consigliato di non interrompere l’indotta auto-ipnosi, ma di distendersi in un riposo confortevole, fino a quando, di per sé, non si svegliasse. Già dopo alcune settimane, la signora Benner affermò di non soffrire più di mal di testa. Nel frattempo, sono trascorsi anni, e la signora Benner è ancora una donna meravigliosa, e non ha più avuto alcun motivo di lamentarsi di emicranie. Come al solito, ogni due o tre settimane, mi incontro con l’amico professor Benner, ma di questo problema non abbiamo mai più parlato. Semplicemente, perché non esiste più. Raramente sorrido da solo, quando il professor Benner in compagnia degli amici afferma che non sono da sottovalutare le immense possibilità dell’ipnosi, in particolare dell’autoipnosi.
Dal libro "DIE HOHE SCHULE DER HYPNOSE" , Geneve 1977
Autore: Kurt Tepperwein
Immagine: morguefile