Lo scorpione è il simbolo del pericolo e della paura, e nello stesso tempo, rappresenta la protezione dai nemici.
Lo scorpione è il più antico artropode terrestre. Tradizionalmente, esso è capace di produrre un’opposizione segreta, con il morso crea sia il veleno sia l'antidoto.
I popoli dell'antico Egitto e del Tibet hanno sempre visto nello scorpione l’emblema di protezione contro i nemici, e spesso indossavano amuleti a forma di scorpione.
La dualità dello scorpione si manifesta attraverso le diverse culture, che lo associano alla dea madre, la babilonese Ishtar, e all’egiziana Iside.
Nelle tradizioni dei Sumeri quest’aracnide aveva associazioni solari, e i soldati-scorpioni erano i guardiani della porta sacra.
Gli antichi Egizi erano convinti che il simbolo dello scorpione rappresentasse il male, e nello stesso tempo, con la testa dello scorpione si raffigurava la dea, patrona della morte Selket.
Nella mitologia greco-romana, si racconta che Artemide (Diana), infuriata, chiamò lo scorpione che punse sul piede Orione.
Dopo la morte di Orione, Zeus (Giove) pose nel cielo sia l'autore del reato sia la vittima, e così si manifestarono la costellazione di Orione e dello Scorpione.
Quest’animale, nel cristianesimo, simboleggia il tradimento ed è identificato con Giuda, che incarna il male dei peccati di Satana: l'eresia, l'odio e l'invidia.
Una volta lo scorpione ornava l'emblema dell’Africa e rappresentava la terra.