In memoria ad Antonio Gelsomino
Monday, December 30, 2024

Giustizia e libertà tra i popoli

copertina-lidu

Giustizia e libertà tra i popoli

 

Anno 2009_fine Luglio

L’ultima settimana di Luglio, quello che era stato previsto dai più avveduti “osservatori”, consapevoli di come vanno le cose in questo mondo pieno di contrapposizioni, dissimulazioni ed infingimenti, tesi a mascherare il vero volto delle cose e dei rapporti che intercorrono tra i protagonisti più scellerati d’un fondamentalismo bieco, crudele ed insensato, basato sulla sopraffazione degli uni sugli altri, fino alla riproposizioni di nuovi olocausti, è immancabilmente avvenuto.

 

Infatti, come la LIDU, per tempo, aveva previsto e come facevano anche presagire, d’acchito, i primi accenni d’una realtà effettuale che si stava, a bella posta, “apparecchiando”, il “combinato disposto”, tra la “voglia” degli Americani di “ridefinire” l’impegno in Iraq, lasciando progressivamente, al legittimo governo di quel Paese, la gestione amministrativa ed organizzativa dello Stato, ed il callido accordo, di pretta matrice fondamentalista, surrettiziamente stipulato tra le supreme autorità, religiose e civili, che presiedono ai destini delle due nazioni (Iran ed Iraq), ha sortito la messa a rischio, non solo dell’esistenza della cittadina di Ashraf, simbolo della Resistenza iraniana, affidata dalle supreme autorità di Ginevra alla salvaguardia degli Stati Uniti, ma addirittura della stessa incolumità personale dei suoi abitanti.

Purtroppo ciò che avevamo paventato è avvenuto.

Non ostanti i nostri appelli, infatti, la cittadina irachena di Ashraf, ubicata ai confini con l’Iran (trovandosi ad appena sessanta miglia da Teheran è letteralmente avvertita come una spina nel fianco da Ahmadinejad e dai mullah che lo spalleggiano) ed abitata da oltre 3.500 profughi iraniani che, sfuggiti ad un regime sanguinario, hanno saputo trasformare un piccolo villaggio di pastori in un insediamento abitativo di tutto rispetto, fornito di ogni tipo di servizio e di comfort, sta per essere rasa al suolo e distrutta per sempre.

Questo, in attuazione dell’accordo surrettizio, di cui avevamo dato notizia qualche tempo fa, intervenuto tra le autorità del fondamentalismo sciita dell’Iran ed il governo, anch’esso di stretta connotazione sciita, dell’Iraq. Accordo che prevedeva lo “sgombero” (è un eufemismo) della cittadina, non appena gli “Americani” avessero cominciato a “disimpegnarsi” dall’importante area di riferimento logistico militare.

Di fatto, purtroppo, ancora una volta la real politik, prevale sui Diritti Fondamentali dell’Uomo, quali, come nel caso in specie, la salvaguardia della libertà e dell’inviolabilità fisica della persona.

Ancora una volta, ancorché le situazioni siano strutturalmente diverse, il disimpegno statunitense, che, garantiva, a nome delle Nazioni Unite, la “sopravvivenza” di Ashraf, espone, alla stregua di quel che avvenne a Saigon, la popolazione di Ashraf, “simbolo” di libertà e giustizia sociale, alla violenza dei sopraffattori iracheni ed iraniani coalizzati.

Paventando tutto questo, avevamo, appunto, rivolto un appello accorato all’ONU, alla Comunità Europea, agli Stati Uniti e ad ogni altro soggetto internazionale “deputato”, direttamente od indirettamente, a farsi garante di giustizia e libertà tra i popoli.

Ebbene, a questo punto, non potendo che dichiararci sgomenti per tanta insensibilità verso cittadini, uomini, donne, vecchi e bambini, abbandonati al loro ineluttabile destino (sembra che una colonna militare irachena, in pieno assetto di guerra e dotata anche di bulldozer, abbia già effettuato un primo assalto, provocando almeno 7 morti, più centinaia di feriti, più ancora decine e decine di arrestati, tradotti non si sa dove) non ci resta che esprimere il nostro pieno e convinto cordoglio ai “resistenti” iraniani che, nei giorni scorsi, a Parigi, presente la loro leader in esilio, Maryam Rajavi, hanno celebrato, in centomila, non solo il rafforzamento generale del loro movimento, in Iran e nel resto del mondo, ma anche l’esplodere, finalmente, dopo i brogli elettorali, della protesta, ancorché brutalmente repressa, di un moto di opposizione, come non avevamo più visto dalla “cacciata” dello Shia, Reza Palevi.

Comunque, forti del fatto che all’onorevole Franco Frattini ci lega il conferimento del nostro prestigiosissimo “Premio Paolo Ungari”, attribuitogli per il buon “lavoro” fatto per la salvaguardia dei diritti dei profughi politici, quando fu Commissario della Comunità Europea, chiediamo al Ministro degli Esteri di una nazione, che, tra l’altro, per la causa irachena, ha versato il sangue di molteplici cittadini e soldati, di farsi personalmente carico, prima che accada l’irreparabile, della salvezza di Ashraf.

E questo, perché crediamo che l’Italia, proprio per quanto appena accennato, possa ben vantare “poteri d’interdizione” in merito ai “disegni” tragicamente appalesatisi sulla testa della cittadina di frontiera.

 

Tratto dal documento della Lega Italiana

dei Diritti dell’Uomo Onlus:

Testimonianza

“Report 2008-2009”

Iniziative, documenti, prese di posizioni, deliberati,

lettere, ecc. in materia di diritti, nel biennio

curato da Gian Piero Calchetti e Sara Lorenzelli

This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

CONSULTA ANCHE:

Malati mentali

Atto di violenza alle porte di Roma

Due mesi di sospensione dall’insegnamento e dallo stipendio

Problema dei flussi migratori

Principio di rispettare quale Diritto Fondamentale dell'Uomo

La Democrazia

Gli Italiani sono o non sono Razzisti?

Sicurezza del lavoro - report

Crimini contro l'Umanità

Tre significativi fatti di cronaca

  • migliorare la vista

    Far prendere sole agli occhi

    Esercizi per migliorare la vista Le buone abitudini nell'uso della vista sono il primo passo, ma solo il primo passo verso il raggiungimento di una migliore visione. I passi da eseguire in questo...
  • Dondolare

    Dondolare Dondolarsi ha la funzione di un rilassante: quando si esegue al momento di coricarsi, porta ad una intera notte piena di riposo e ha il potere di allontanare l'insonnia. Inoltre, migliora...
  • Figura dell'otto

    Figura dell’otto Questo esercizio ha innumerevoli varianti, in pratica con la punta del naso si descrive il numero otto (o, se si preferisce, il segno dell'infinito). Suona un po' stupido, no? Ma,...
  • tempesta di Giorgione dipinto

    Tempesta di Giorgione - il mondo nomade nell'arte

    Tempesta di Giorgione
  • piede

    Piede egizio greco e romano

    Piede egizio greco e romano Qualcuno Vi era mai fatto la domanda: Hai un piede egizio, greco o romano? Pochi sanno che questa teoria nasce dalle vele antiche. Sono le tre vele dell'antichità: il...
  • mitologia acquario

    Mitologia dell'Acquario

    Acquario Febbraio è il mese dell’Acquario, l'undicesimo segno dello zodiaco. A differenza di Saturno e del Capricorno, che significa incarnazione, potere, fatalità, Urano e Acquario portano la...