In memoria ad Antonio Gelsomino
Thursday, September 19, 2024

Contraccettivi

contraccettivi

Ventotto piccoli confetti, grossi come una lenticchia e verdi come un pisello, confezionati in un argenteo blister di alluminio, così si presentava la “pillola” per la prima circa cinquanta anni fa.

Secondo il parere di molti prestigiosi storici né la teoria della relatività di Einstein, né la bomba atomica, né l'avvento dei computer e di Internet hanno avuto un impatto così forte sulla vita degli uomini del XX secolo.
Purtroppo, però, è ancora difficile valutare quali saranno gli effetti reali di questo “cambiamento”, perché, come recita l’Ecclesiaste , ….ciò che manca non può essere contato. Nei mammiferi superiori la conservazione della specie è legata al gioco erotico fra maschio e femmina. Ma già nel mondo antico l’uomo e la donna si lasciarono attirare da passioni e sentimenti d’amore che non avevano come scopo la procreazione, ma il gioco, il divertimento, il vivere sensazioni differenti e sempre più profonde. Diamo, al riguardo un breve sguardo al passato.

Pare che  nell’antica Grecia e nell’antico Egitto , qualcuno tentasse già di controllare le nascite.
In un  papiro del 1600 a.C. (Papiro di Ebers,) si legge: ”Imbevere un tampone di cotone in un composto di punte di acacia e miele e inserirlo in vagina fino a chiudere l’accesso all’utero”. Un altro scritto antico di Kahun (1900 a.C.) consigliava di: “Mescolare escrementi di coccodrillo con miele e impregnare la vagina di questo composto”. 
Questi metodi, al di là dei suoi componenti base, sembrano ricordare le creme spermicide o il diaframma che ancora oggi vengono usati. Anche gli antichi Cinesi (oltre 2500 anni a.c.) usavano già ricette antifecondative.

Nel V secolo a.C: lo scienziato Ippocrate sembra aver messo a punto una serie di presunti anticoncezionali orali:

  • una miscela di solfato di ferro e rame
  • una preparazione derivata dal croco, dall’alloro, dai semi di ortica e dalle radici di peoni.

Gli antichi Egizi usavano a scopo anticoncezionale dei piccoli coni composti di semi di melograno triturati e impastati con l’acqua. I semi di melograno contengono un estrogeno naturale ed è possibile che, come una pillola d’antan, questa mistura prevenisse l’ovulazione.

  • Nel II secolo a.C.: compaiono allusioni, anche se di natura mitologica, sull’uso del preservativo maschile.
  • Nel 1550 a.C: in un papiro si trova quella che probabilmente rappresenta la prima “ricetta” anticoncezionale scritta. Gli storici ritengono che la sostanza utilizzata fosse sterco di coccodrillo che le antiche Egizie introducevano in vagina prima del coito.
  • Nell’Epoca greca e romana: presso Greci e Romani è attestato l’impiego di cappucci fatti con il lino e che, messi sul pene, erano impiegati a mo’ di profilattici. In quest’epoca venivano impiegati dei profilattici fatti con l’intestino di animali, la pelle dei pesci o con tessuto di lino. Ma non erano certamente dei sicuri mezzi di contraccezione, visto che le gravidanze non volute erano diffusissime.
  • Con il Cristianesimo: prevale una visione religiosa dell’atto sessuale visto non come fonte di piacere ma esclusivamente come mezzo di concepimento. Il tema della contraccezione vive un momento di oblio.
  • Nel XVII e XVIII secolo: esaurito il fervore religioso e in risposta alle prime problematiche da sovraffollamento, si ricominciò a parlare di contraccezione. Risale a quest’epoca l’introduzione del condom e del bidet, ritenuto strumento di “amore pulito”. Si cominciarono a praticare le abluzioni anticoncezionali. La tendenza a esercitare nuovamente un controllo sulle nascite venne potenziata dalla diffusione delle idee dell’economista Malthus e in particolare del suo testo “Principle of population” che per la prima volta enunciava i pericoli legati alla sovrappopolazione.

 

 

  • Nel 1901: le ricerche diventano scientificamente valide. Il fisiologo Ludwig Haberlandt, di Innsbruck (1885-1932), dimostra che le mestruazioni sono regolate da un ormone prodotto nel centro del cervello e delle ovaie.
  • Nel 1912: nasce il concetto di “controllo delle nascite”. Viene inaugurata infatti in Inghilterra la prima clinica di “birth control”.
  • Nel 1919: Haberlandt, in animali da esperimento, individua il principio della pillola. Riesce a dimostrare, infatti, che le ovaie di coniglie gravide, espiantate e trapiantate in coniglie non gravide, impediscono in queste ultime l’ovulazione.

 

 

  • Nel 1926: la Camera dei Lord autorizza l’insegnamento delle teorie sul controllo della fertilità. Si parla però di “spaziamento delle nascite”, concetto che richiamava a limiti biologici relativi a concepimenti troppo ravvicinati.
  • Nel 1928: Schering introduce sul mercato Progynon®, il primo farmaco ormonale estrogeno.
  • Nel 1929: Adolf Butenandt (1903-1995), biochimico, premio Nobel, isola con successo l’estrone.
  • Nel 1933: Schering introduce sul mercato Proluton®, la prima preparazione a componente progestinica.
  • Nel 1934: nei laboratori Schering AG i chimici Schwenk e Hildebrand mettono a punto la sintesi dell’estradiolo. Questo è l'inizio della moderna terapia ormonale. Butenandt e altri scienziati isolano l’ormone sessuale progesterone (ormone luteinico) dalle ovaie porcine.
  • Nel 1938: Hans Inhoffen e Walter Hohlweg, uomini Schering, scrivono la storia: nel laboratorio principale dell’azienda mettono a punto l’etinilestradiolo, che diverrà - e lo è tuttora - la componente estrogena dei contraccettivi orali. Gli scienziati, inoltre, realizzano la prima preparazione sintetica progestinica.
  • Nel 1944: gli scienziati Bickenbach e Paulkovics, di Gottingen (Gottinga) inibiscono l’ovulazione nella donna, con l’impiego di progesterone.
  • Nel 1950: Margaret Sanger, fondatrice dell’America and Planned Parenthood Federation, incontra il biochimico Gregory Pincus. La 71enne Sanger convince Pincus della necessità della contraccezione orale. La Sanger raccoglie 50.000 dollari. Ha inizio la ricerca.
  • Nel 1956: Gregory Pincus, insieme ai colleghi Min Chuh Chang e John Rock, ginecologo di Harvard, conduce il primo trial su 60 donne volontarie. In questo stesso anno Pincus realizza con successo un trial su 6000 donne di Puerto Rico e Haiti.
  • Nel 1960: negli Stati Uniti viene registrato come contraccettivo Enovid®, prodotto dalla Searle.
  • Nel 1961: il 10 giugno connota il 1961 come anno fondamentale nella storia dell'umanità: la Schering di Berlino introduce sul mercato Anovlar®, il primo contraccettivo orale disponibile in Europa e, nello stesso anno, anche in Australia.

 

 

  • Nel 1965-1968: la diffusione della pillola incontra delle difficoltà: il suo impiego diventa argomento di dibattiti e discussioni in tutta Europa. Ne viene raccomandato l’uso solo per regolarizzare i disordini mestruali e solo nelle donne sposate.
  • Nel 1968: la rivolta studentesca e la rivoluzione sessuale incidono profondamente sulla realtà mondiale, modificandola. La pillola diventa il simbolo del cambiamento nel mondo Occidentale.
  • Nel 1971: la Corte Costituzionale italiana abroga l’art. 533 del codice penale, che proibiva ufficialmente la contraccezione nel nostro Paese.

 

 

  • Nel 1975: in Italia una legge istituisce i consultori pubblici all’interno dei quali è possibile pubblicizzare  e informare liberamente sui contraccettivi.
  • Nel 1978: in Italia viene approvata la legge n.194 che legalizza l’interruzione volontaria di gravidanza.
  • Dagli anni 70 ad oggi: la Schering è sempre di più leader della contraccezione, e introduce ulteriori, innovativi, metodi anticoncezionali. Vengono sviluppati nuovi prodotti, riducendo i dosaggi e utilizzando nuovi progestinici.

 

Orazio

 

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