Presa del cibo nei mammiferi. – Gli esseri piĂ¹ evoluti per organi di presa usano le mani, altri le labbra, altri i denti e la lingua, altri ancora, il naso.
La lingua e i denti. – La lingua e i denti si presentano in varie maniere. La prima, liscia nell’uomo, diventa rugosa nel bue e prensile nella giraffa.
I secondi sono gli organi destinati alla triturazione e si distinguono in tre tipi: incisivi, canini e molari.
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I primi, a forma di scalpello, sono destinati a tagliare cibi molli; i secondi, a punta, a strappare la carne; gli ultimi, vere e proprie macine, situati in fondo alle mascelle, sono destinati a triturare il cibo.
Ogni tipo di animale ha la sua dentatura; si potrebbe dire:
dimmi che denti hai e ti dirĂ² chi sei.
L’uomo. – L’uomo ha denti incisivi, canini e molari, è onnivoro e quindi per nutrirsi ha bisogno di sostanze vegetali e animali.
Gli erbivori. – Gli erbivori (cavallo, bue, coniglio) hanno i denti incisivi molto sviluppati per tagliare l’erba di cui si nutrono.
I carnivori. – I carnivori (cane, gatto…) hanno gli incisivi piccolissimi e i canini molto sviluppati, lunghi e uncinati adatti per strappare brandelli di carne.
Gli insettivori. – Gli insettivori (talpa, pipistrello) hanno i denti puntuti come aghi e i molari sormontati da creste taglienti necessarie per sforacchiare e sminuzzare gli insetti che sono rivestiti da una dura corazza.
La balena. – La balena al posto dei denti ha delle lamine cornee (fanoni) infisse nel palato che servono per filtrare l’alimento, costituito da piccoli organismi.
Gli uccelli. – La bocca degli uccelli è priva di denti, è invece provvista di un becco corneo con cui prende il cibo e lo sminuzza.
I rettili. – I rettili sono provvisti di denti; particolare attenzione meritano i due denti anteriori della vipera adatti per l’offesa.
Questi denti, infatti, sono provvisti di un canale interno comunicante con delle ghiandole velenose e sono ripiegati sotto il palato.
Quando si rizzano per mordere, le ghiandole, costrette dai muscoli, spremono il veleno che, passando attraverso il canale, viene inoculato nella vittima, paralizzandola.
La lingua dei serpenti merita un cenno particolare perché è bifida, mobilissima e ha funzione di organo di tatto.
Anfibi e pesci. – Negli anfibi i denti sono piccoli e la lingua, legata anteriormente alla mascella inferiore, puĂ² rapidamente estroflettersi per invischiare gli insetti (rana, rospo).
Diversa è la dentatura dei pesci: alcuni hanno dei denti robusti e disposti nelle mascelle in piĂ¹ file (pescicani) altri hanno tutta la cavitĂ boccale piena di denti (luccio).
Gli invertebrati. – Gli apparati boccali degli invertebrati sono vari: le api hanno per es. un apparato boccale adatto per lambire, le cavallette per triturare, le farfalle per succhiare e i parassiti (zanzare, pidocchi, mosche…) per perforare la pelle e succhiare il sangue.
I vermi, i poriferi e la cellula. – Scendendo nella scala zoologica si arriva al lombrico che ingoiando la terra la fa passare attraverso il suo intestino la sminuzza e la rende fertile; agli animali poriferi, che hanno solo una bocca nella quale entra e dalla quale esce l’acqua che nutre e pulisce; e infine alla cellula.
Immagine: morguefile
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