Antoine Lavoisier è considerato il padre della chimica moderna.
La legge di Lavoisier :
“La somma delle masse(pesi) delle sostanze che reagiscono è uguale alla somma delle masse(dei pesi) delle sostanze che si ottengono dalla reazione.”
Alla tenera età di 26 anni, Lavoisier iniziò a occuparsi di politica e di economia. Era diventato membro di una società privata con il compito di riscuotere le tasse in giro per Francia. Sostenne e lavorò nella riforma dell'imposta francese e del sistema monetario, così come nella standardizzazione delle misure e nell'utilizzo del sistema metrico decimale.
Purtroppo, nel periodo della Rivoluzione francese il lavoro del riformista Lavoisier ed il contributo dato da lui alla scienza, non fu riconosciuto e lo scienziato venne definito come traditore. Al processo, nonostante i numerosi appelli per la sua clemenza, il presidente del tribunale rivoluzionario decise che "la Repubblica non aveva bisogno né di scienziati né di chimici, e che il corso della giustizia non può essere sospeso" e condannò a morte Lavoisier. Lo stesso giorno in cui fu arrestato e condannato, fu anche giustiziato sulla ghigliottina.
La sua importanza per la scienza venne espressa dal matematico torinese di origine francese Joseph-Louis Lagrange che si dolse della decapitazione dicendo:
« Alla folla è bastato un solo istante per tagliare la sua testa; ma alla Francia potrebbe non bastare un secolo per produrne una simile. »
Un anno dopo sua morte, il governo francese liberò Lavoisier di tutte le accuse ammettendo che era stato accusato ingiustamente. A Parigi, gli eressero una statua che poi più tardi si rivelò che la testa non era di Lavoisier ma di un suo collaboratore. Poiché in quel momento non c'erano i fondi disponibili per la riparazione, la statua rimase tale fino alla seconda guerra mondiale, quando la distrussero completamente. Purtroppo, non fu mai sostituita da un altra.