In memoria ad Antonio Gelsomino
Thursday, September 19, 2024

La Serbia principato (1830-1882)

serbia-principato

La Serbia principato (1830-1882)

La Serbia di Miloš territorialmente è ben lontana dall’avere limiti e centri di gravità identici a quelli della Serbia dei Nemanja. Nel procedere dei secoli i centri vivi e propulsivi della vita nazionale si erano spostati a Nord. Karagjorgje e Miloš operano quasi esclusivamente nella Šumadija, piccola regione di non più che 25.000 kmq, immediatamente a Sud del Danubio, con Kragujevac nel centro. Questa fu la Serbia di Miloš, nuovo nocciolo, come la Rascia ai tempi dei Nemanja, al quale si salderanno le altre regioni fatte nei secoli estranee alla vita ed allo spirito serbo.

Prima però che questo potesse avvenire, occorreva rinsaldarsi politicamente, assestarsi economicamente, incrementare, anzi creare, una cultura serba, sì che in ogni senso potessero svilupparsi forze centripete. Miloš non aveva le qualità necessarie ad agire in questo senso. Agl’interessi e ai bisogni nazionali egli anteponeva gl’interessi personali e dinastici. Nessuna differenza, nello spirito e nei mezzi, tra il suo regime e quello dei pascià che lo avevano preceduto.

La Serbia sotto di lui si avviava a diventare una monarchia assoluta. A tale tendenza si opposero in continue rivolte i nobili e le potenze sovrane, Turchia e Russia, che nel 1838 fecero in modo che a lato del principe fosse istituita una camera vitalizia con poteri assai lati. Miloš, sdegnato, il 12 Giugno 1839 abdicò a favore del figlio Milan e abbandonò la Serbia. Milan, dopo 16 giorni di non esercitato potere, morì e il principato toccò al figlio minore, Michele.

Michele continuò tenacemente la politica paterna e cercò in ogni modo di governare al difuori e al disopra della camera. Si sviluppò tra il principe e gli «Ustavobranitelji» (difensori della costituzione), sempre a base di insurrezioni armate, un’aspra lotta che nel 1842 terminò con la destituzione degli Obrenović e il richiamo dei Karagjorgjević nella persona del principe Alessandro. Alessandro governò dal 1842 al 1858 senza poter però dare al paese pace e concordia, anzi riscuotendo, per le sue tendenze autostrofile e turcofile, l’opposizione di fortissime correnti, sì che anch’egli nel 1858 dovette ritirarsi per cedere un’altra volta il potere agli Obrenović.

Intanto nel 1856 il Congresso di Parigi, dopo la guerra di Crimea, aveva sostituito al protettorato russo la garanzia delle grandi potenze.In quegli anni il prestigio della Skupština (assemblea popolare) crebbe assai e largamente penetrarono le idee liberali, sì che al nuovo avvento degli Obrenović la tradizionale lotta tra il principe e i partiti costituzionali poteva dirsi risolta in favore di questi ultimi. Dal 1858 al 1860 tenne il potere l’«antico signore» Miloš, e dal 1860 suo figlio Michele, già spodestato nel 1842.

Il governo di Michele fu dei più brillanti.

Creò l’esercito; liberò il principato da ogni residuo di sovranità turca; intavolò normali relazioni con le potenze estere innestando la Serbia come elemento attivo nel giuoco diplomatico europeo; stabilì intese con gli Slavi dell’Austria, della Bosnia-Erzegovina, del Montenegro, promuovendo in tutti la coscienza della comune anima etnica e suscitando vive aspirazioni all’unità; si volse agli stati balcanici e fece considerare il disegno di un’alleanza e federazione antiturca; visse intensamente nell’atmosfera delle correnti liberali e irredentistiche, avendo contatti non solo ideali, con Kossuth e i patrioti italiani. Tutto faceva presentire grossi avvenimenti quando, il 10 Giugno 1868, un emissario dei Karagjorgjević lo assassinò.

L’azione subì un immediato arresto. Seguirono quattro anni di piatto governo di reggenza, poi, dal 22 Agosto 1872, il principato di Milan. Nel 1875, affatto impreparata, la Serbia fu sorpresa dalla insurrezione antiturca dei Bosniaci, a lato dei quali, quasi suo malgrado, dovette intervenire col Montenegro e, più tardi, con la Russia. La campagna, nonostante l’affluire di volontari, anche garibaldini italiani, si risolse in una serie di sconfitte.

La Serbia fu costretta a chiedere la pace, mentre la Russia, per assicurarsi la neutralità dell’Austria nella futura guerra contro la Turchia, le abbandonava nel convegno di Reichstadt dell’8 Luglio 1876 la Bosnia- Erzegovina.

Quando l’anno dopo la Russia prese le armi, i Serbi le furono nuovamente a fianco, conseguendo questa volta notevoli successi e ottenendo nel trattato di Santo Stefano (3 Marzo 1878) i distretti di Niš e Mitrovica.Ma, contro questo trattato, che a danno degl’interessi inglesi e del prestigio austro-tedesco stabiliva una prevalenza russa nei Balcani e a danno degli stati balcanici consacrava una grande Bulgaria, si misero subito in azione le potenze occidentali convocando il Congresso di Berlino, che, con il trattato del 13 Luglio 1878. smembrò la Bulgaria e ampliò la Serbia di atri quattro distretti.

CONSULTA ANCHE:

I destini dell'arte serba

L'architettura della Serbia

La storia della Serbia

La Serbia(1170-1217)

La Serbia regno

La Serbia impero (1345-1389)

La Serbia pascialato turco (1459-1830)

Letteratura - Medioevo serbo

Il rinnovamento della letteratura serba

Letteratura popolare serba

Letteratura serba dagli inizi del sec. XIX fino alla guerra mondiale

  • migliorare la vista

    Far prendere sole agli occhi

    Esercizi per migliorare la vista Le buone abitudini nell'uso della vista sono il primo passo, ma solo il primo passo verso il raggiungimento di una migliore visione. I passi da eseguire in questo...
  • Dondolare

    Dondolare Dondolarsi ha la funzione di un rilassante: quando si esegue al momento di coricarsi, porta ad una intera notte piena di riposo e ha il potere di allontanare l'insonnia. Inoltre, migliora...
  • Figura dell'otto

    Figura dell’otto Questo esercizio ha innumerevoli varianti, in pratica con la punta del naso si descrive il numero otto (o, se si preferisce, il segno dell'infinito). Suona un po' stupido, no? Ma,...
  • tempesta di Giorgione dipinto

    Tempesta di Giorgione - il mondo nomade nell'arte

    Tempesta di Giorgione
  • piede

    Piede egizio greco e romano

    Piede egizio greco e romano Qualcuno Vi era mai fatto la domanda: Hai un piede egizio, greco o romano? Pochi sanno che questa teoria nasce dalle vele antiche. Sono le tre vele dell'antichità: il...
  • mitologia acquario

    Mitologia dell'Acquario

    Acquario Febbraio è il mese dell’Acquario, l'undicesimo segno dello zodiaco. A differenza di Saturno e del Capricorno, che significa incarnazione, potere, fatalità, Urano e Acquario portano la...