La terapia ormonale SI o NO
Molte donne praticano la terapia ormonale, per attenuare gli sgradevoli effetti della menopausa, per proteggere la salute delle ossa e prevenire l’insorgenza di malattie cardiache. Tuttavia, si riconosce, sempre più, che la TO non è poi così utile, come una volta si pensava, e, può avere alcuni effetti collaterali gravi.
Quali sono questi effetti?
Sto scrivendo questo commento, in un tempo favorevole, perché i risultati di alcuni grandi studi sulle TO, sono stati pubblicati l’anno scorso.Sono di particolare importanza due grandi studi:
L’iniziativa per la salute della donna (WHI), la ricerca sul cuore e la terapia estrogenica/progestinico (HERS).
Tra le donne che hanno utilizzato la TO, dopo circa 5 anni, la ricerca WHI ha dimostrato un aumento, del numero di casi di cancro al seno pari al 26%, mentre la ricerca HERS ha mostrato un aumento, ancora maggiore, pari al 30%. Questi studi sono coerenti.
Sembra, che l’aumento dell’esposizione agli ormoni femminili, con la TO, in realtà, porta ad un aumento del numero di casi di cancro.Si è ritenuto che la TO è associata alla più bassa percentuale delle malattie cardiache.
Tuttavia, non è necessariamente vero.
In un ampio studio, la WHI ha constatato che, ogni 10.000 donne sane in menopausa, che hanno presentato domanda
di seguire la TO, c’erano sette donne affette da cardiopatia, otto da ictus ed altre otto da embolia polmonare,
contrariamente a quanto previsto. Ciò significa che anche la TO può aumentare il rischio di contrarre malattie cardiovascolari.
D’altra parte, la TO aveva un effetto, favorevole, sul tumore del colon, del retto e una bassa percentuale di
risoluzione delle fratture ossee.
Ogni 10.000 donne, sono stati verificati sei casi in meno di cancro del colon e otto casi in meno per il cancro del retto.
Come assumere una decisione, basata su queste informazioni?
Semplicemente, aggiungendo e sottraendo i numeri, possiamo verificare che la TO
può essere una causa, più male che bene.Possiamo dire,
ad ogni singola donna, di prendere la decisione da sola, a seconda di quale malattia ha più paura,
come, la maggior parte dei medici, di solito lo fa.
Tuttavia, potrebbe rappresentare una decisione difficile, per una donna che ha problemi con la menopausa.
Queste donne devono scegliere tra il vivere, sopportando i sintomi emotivi e fisici della menopausa, rifiutando la terapia, per preservare un piccolo rischio di contrarre il cancro al seno, o accettare la TO, per alleviare i sintomi della menopausa, aumentando il rischio di cancro al seno e, eventualmente, delle malattie cardiovascolari.
Questo scenario mi preoccupa molto. E’ stato speso più di un miliardo di dollari, per la ricerca e lo sviluppo di questi prodotti medici, TO, per ottenere solo alcuni probabili vantaggi e maggiori svantaggi. Questo fatto è molto problematico.Invece, di basarsi sulla TO, penso che ci sia un modo migliore per ottenere risultati positivi: l’uso di alimenti giusti.
L’argomento è il seguente:
– Durante gli anni riproduttivi, nelle donne, il livello di produzione degli ormoni è elevato, mentre, in quelle, che sono vegetariane, è più basso.
– Quando le donne raggiungono la fine dei loro anni riproduttivi, è, completamente, normale che i livelli di ormoni riproduttivi in tutte le donne si abbassano, raggiungendo il livello base.
– Alla fine degli anni riproduttivi, i livelli ormonali, dei vegetariani non si abbassa, così drasticamente, come in quelli che mangiano carne. Utilizzo numeri, ipotetici, per illustrare il concetto: il livello di produzione negli erbivori può essere abbassato da 40 a 15, invece nei carnivori da 60 a 15.
- Questi cambiamenti drastici, dei livelli ormonali, nel corpo, sono la causa dei sintomi della menopausa.
- La dieta a base di vegetali, porta ad un meno drastico calo dei livelli ormonali e della menopausa, con una fiammata di femminilità, prima della vecchiaia.
Questo argomento si basa su ciò che sappiamo, molto ragionevole, anche se ulteriori ricerche sarebbero utili. Tuttavia, anche se gli studi futuri non confermassero questi dettagli, la verdura, per altri motivi, abbassa l’ulteriore rischio, di cancro al seno e di malattie cardiache. Potrebbe, comunque, essere la migliore opzione per entrambi i problemi, qualcosa che nessun farmaco è in grado di soddisfare.
Nel caso di tutte queste domande sul rischio di cancro (uso tamoxifene, uso di TO, l’esposizione a sostanze chimiche ambientali, la rimozione del seno preventivamente),
sono convinto, che distraggono solo l’attenzione, per impedirci di considerare la strategia, molto più utile e sicura, la nutrizione. E’ necessario cambiare il modo di pensare su questa malattia, e fornire queste informazioni alle donne, che ne hanno bisogno.
- Tratto dal libro: China Study by T. Colin Campbell, PhD and Thomas M. Campbell II