La medicina naturale degli antichi egizi
Antichi Egizi erbe medicinali cure mediche
I papiri risalenti dall’anno 1900 al 1200 a.C. (papiro Kahuna, Smith ed Ebers) contengono una moltitudine d’informazioni sui metodi che gli antichi egizi adottavano per la guarigione dalle malattie.
La maggior parte delle informazioni sono state fornite dal “papiro Ebers”, ritenuto il testo più importante sulla medicina e la farmacia egizia e scritto intorno all’anno 1550 a.C.
Secondo queste citazioni, gli antichi medici usavano il “cuore di falco”, che era il nome dell’assenzio, e la “coda di ratto” dietro al cui nome si nasconde, l’ormai nota a tutti, la malva.
Oltre a queste due piante curative, gli antichi popoli utilizzavano anche altre erbe medicinali, tra cui: acacia, finocchio, sedano, fieno greco, fieno, gelso, aglio, zafferano, semi di girasole, germogli di salice, ibisco, cipolla, cumino, unitamente a lassativi ed erbe naturali che sopiscono i dolori mestruali, regolano la digestione e eliminano il dolore in genere.
Circa il 50% delle piante, utilizzate in Egitto per le cure mediche, sono rimaste nell’uso clinico fino a circa la metà del XX secolo, e alcuni lo sono ancora oggi.
Acacia
L’acacia allevia la gastrite.
La resina che veniva estratta dal legno d’acacia era utilizzata nel la cura del tratto gastrointestinale e urinario.
Era, anche utilizzata, miscelata con il cacao, caldo come sciroppo calmante, specialmente nei casi di gastrite e ulcera.
Cosa sappiamo oggi?
Il tè, proveniente dai fiori secchi d’acacia, è usato per la cura dei disturbi allo stomaco (antispastici) poiché riduce l’eccesso d’acido nello stomaco e funziona efficacemente nella cura della gastrite, dell’ulcera e per l’ intestino tratto duodenale.
Per la preparazione versare un cucchiaio di fiori secchi in un bicchiere con 2,5 dl d’acqua e lasciare riposare per 3 minuti.
Berne 2-3 tazze al giorno.
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Coriandolo
Questa pianta gli egiziani l’hanno denominata kuzbarah, e la utilizzavano per alleviare il dolore (in particolare, per lenire il mal di testa), i reumatismi e i crampi.
Un impacco di pasta di questi semi applicato sul punto dolente , ne alleviava il dolore.
Cosa sappiamo oggi?
L’olio di coriandolo ha un effetto spasmolitico (allevia gli spasmi) e carminativo (impedisce la flatulenza); così come ha un effetto battericida e fungicida.
Strofinando l’olio sulla cute si rilassano i muscoli flessi, e s’allevia il dolore e l’infiammazione.
Fieno greco
Il fieno greco è ottimo durante l’allattamento e sviluppa grande potenza fisica.
In Egitto, il fieno greco è ancora conosciuto come helba.
I semi tritati di questa pianta si spalmavano sulle ustioni, e si utilizzavano anche per alleviare il dolore del parto, e per stimolare la secrezione del latte delle puerpere.
Le donne l’hanno utilizzato per alleviare il dolore mestruale, invece gli uomini per curare l’impotenza.
Cosa sappiamo oggi?
I moderni studi hanno dimostrato che il fieno greco ha un effetto benefico sul sistema riproduttivo, stimola la produzione di latte nelle donne e ha un effetto positivo sulle funzioni sessuali dell’uomo, perché aumenta la velocità degli spermatozoi; inoltre, è confermato che cura l’impotenza.
Consumare, per tre volte al giorno prima dei pasti, un cucchiaino di semi di fieno greco frullati e mescolati con miele o yogurt, per mitigarne il sapore amaro.
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Aglio
L’aglio da forza e vitalità.
Gli antichi egizi erano conosciuti per l’uso dell’aglio, pianta che è ancora oggi molto in uso.
I lavoratori delle piramidi ricevevano diversi spicchi d’aglio ogni giorno per fargli mantenere la forza e la vitalità necessaria per le faticose attività fisiche.
Cosa sappiamo oggi?
Oltre a prevenire lo sviluppo di malattie maligne, l’aglio previene la formazione di coaguli di sangue, abbassa il colesterolo e la pressione sanguigna, normalizza la frequenza cardiaca e migliora la digestione; già nei tempi antichi era apprezzato quale elisir miracoloso, che rinvigoriva ed esaltava la struttura corporea dell’uomo.
Schiacciate due spicchi d’aglio, poneteli in un mortaio e pestateli fino a quando non diventano traslucidi. Aggiungete due cucchiai di miele e continuare a impastare. Infine, aggiungete mezzo chilo di miele e mescolare il tutto. Conservate il composto nel barattolo ed usatelo principalmente a colazione o dopo cena.
Ibisco
L’ibisco frena la tosse
I provvidenziali fiori di ibisco in Egitto furono utilizzati per inalazione, come rimedio per la tosse.
Cosa sappiamo oggi?
L’hibiscus rilassa i muscoli e facilita l’espulsione di muco dall’apparato respiratorio, e, le sue proprietà antiossidanti rafforzano le difese del corpo umano, e quindi, l’uso si consiglia al momento di un raffreddore o d’influenza.
Mettete in una tazza dei fiori di ibisco essiccati, o un sacchetto di tè, con del sale e versate acqua bollente sino a coprirli, per essere sicuri che non evaporano gli oli essenziali. Il tè è meglio sorseggiarlo prima di coricarsi.
Cipolle
Le cipolle rafforzano il cuore
Gli antichi Egizi adoravano queste verdure, credevano che la sua forma specifica e gli anelli concentrici simboleggiassero la vita eterna.
L’usavano contro le malattie cardiovascolari e l’infarto.
Cosa sappiamo oggi?
La cipolla è un naturale antibiotico e un popolare antipiretico, che allevia i sintomi dell’artrite reumatoide, abbassa la percentuale dei grassi nel sangue ed è un ottimo mezzo di guarigione del cuore e dei vasi del sangue.
Può essere miscelata con il miele e il vino, e consumata fresca o aggiunta all’ insalata.
Cumino
Il cumino combatte i disturbi dello stomaco.
Si credeva che i semi di questa pianta influenzassero positivamente il processo di digestione e le funzioni dello stomaco per contribuire a ridurre il gonfiore .
Cosa sappiamo oggi?
Poiché facilita la digestione, il cumino si aggiunge nei cibi poco digeribili. In medicina è utilizzato quale rimedio per le coliche, in quanto consente la secrezione di succhi gastrici, accelera la digestione e impedisce gli spasmi.
Versate in una tazza di acqua calda un cucchiaino di cumino (l’acqua non deve essere bollente, ma solo riscaldata), lasciate agire per 10-15 minuti, e poi bevetene mezzo bicchiere, due volte al giorno prima dei pasti.
Miele
Il miele è utilizzato contro le infezioni.
I messaggi incisi nelle piramidi e le insegne dei sarcofagi mostrano chiaramente l’importanza attribuita dagli egiziani a questo prodotto. Secondo il “papiro Ebers”, quasi tutti i medicinali egiziani contenevano il miele, il vino e il latte.
Grazie alle proprietà antisettiche e antimicotiche, questo prodotto delle api, fu utilizzato sia per usi esterni che interni.
Leniva il dolore dovuto all’irritazioni cutanee; si curavano le ferite e le relative infezioni.
Questo terapia è descritta nei papiri “Edwin Smith” e salvò la vita di numerosi lavoratori, che allora erigevano le piramidi, dalle infezioni mortali, dalle ferite, dai tagli e dalle abrasioni che si procuravano durante il lavoro manuale.